Io non ho

Io non ho niente da dirti, da darti. In questa centrifuga di iniziative, fermentate parole, scritti e manoscritti. Io non ho annunci, proclami, destinazioni. Sto immobile e attendo. O forse neppure attendo: un refolo, una brezza, un lieve sommovimento. Ogni cosa è uguale, identica, ripetuta.
Hanno le ali impiastricciate di petrolio i piccoli voli, stremati a terra.
Mi sono arresa all’insignificanza. A questo tempo di estrema parcellizzazione di inutili piaceri.
Andare o restare hanno un identico insapore.
Neppure invidio la effimera leggerezza di un volo di farfalla. Quell’ostentazione vibrata di pulviscolo cromatico iridescente. Dopo tutto è un attimo di apparenza estetica. Poi crolla il buio.
Chissà quale il senso del voler risplendere? Tutti alla ricerca di un attimo di gloria. Perenni infanti alla ricerca del seno materno.
Anche l’altro ha la funzione di mero specchio in cui rimirarsi. Quanto sono bello? Quanto piaccio? Qual è il mio potere seduttivo?
Quando monta la nausea mi chiudo al mondo.

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