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Attimi

Piove

Immagine fotografica di Eletta

Piove. Ci si sveglia passando dalla regione onirica alla veglia lentamente. La pioggia scroscia alla finestra. Piano piano si affaccia la realtà.

La realtà ha una tessitura più confusa del sogno. Una nebbia confusa su un terreno instabile. Non sai dove posare i piedi per non cadere inghiottiti dalle sabbie mobili. Attraversi le foreste dei forse e dei ma.

Si naviga a vista. Qualcuno spinge per correre più forte. Qualcuno finge che nulla sia accaduto. Qualcuno scalpita e nitrisce come i cavalli che ieri hanno galoppato scavalcando l’argine.

Io me ne sto tranquilla. Tutto osservo. Tengo le distanze. Cammino dove posso. Mi stiro nel letto al caldo come un gatto. Mi godo il suono della pioggia. Come sempre detesto gli irresponsabili e gli imbecilli dei covid party.

La nostra vita dipende da scelte responsabili. In questo momento le scelte responsabili che operiamo non hanno effetti solo sulla nostra vita, ma anche sulla vita altrui. D’altra parte come sempre, no?

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Attimi

Rubini

Immagine fotografica di Eletta

Ieri ho mostrato a mia madre, che non lo aveva ancora visto, un magnifico anello con zaffiro che mi ha fatto un mio amico gioielliere. La pietra preziosa riluce di un turchese celeste splendido. Questo anello è un dono che mi sono fatta: dando in cambio un orologio con pavé di novanta diamanti, che mi aveva regalato il mio ex.

Tanto il dono è simbolico e quindi non solo ancorato al valore in sé, tanto acquista il “mana“: cioè e-mana.

Se non emana più e diventa perciò un oggetto morto, tanto più – senza alcuna remora – io lo abbandono e me ne libero.

La medesima situazione – di grande distacco dall’oggetto prezioso – l’ho già agita anni fa. In quel caso operando una scelta ancora più forte di un baratto.

Penso di essere una delle poche persone ad aver messo un prezioso monile ( perle smeraldo e diamanti ) in un sacchetto di velluto per poi gettarlo con forza da un ponte zen di legno in mezzo a un placido laghetto.

Là giace in mezzo ai fondali e pesci lacustri. Forse, colpito da un raggio di luce, ancora riluce.

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Riflessioni

Può un giorno

( Immagine grafica dell’autrice )

Può un giorno, un evento, modificare una vita?

Siamo noi o il vento a determinare il cammino di una foglia o di un’anima?

Quali segni e segnali dovremmo imparare a leggere per scegliere quando siamo giunti a una biforcazione?

Non ci è dato sapere.

Buttarsi o non buttarsi con le ali aperte nel vuoto?

A queste domande oggi proprio non so dare risposta. Resto come un attore che non conosce la sua parte dietro il tendone prima che si apra.