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Ethos

Misura ed equilibrio

Immagine fotografica di Eletta

Più passa il tempo più mi rendo conto che in tutto è solo una questione di equilibrio e misura.

Nel gusto nel vestire. Un accessorio di troppo a volte stona e fa cadere il piatto della bilancia verso il cattivo gusto.

Nel mangiare e nel bere. Non servono diete per chi non sa darsi uno stop e finisce la scatola dei cioccolatini o il pacchetto di patatine. Per chi beve vino come se fosse acqua. Star bene passa anche dalla misura che abbiamo nel nutrire il nostro corpo.

Misura ed equilibrio nelle parole. L’altro giorno ho incontrato una logorroica. Inanellava un discorso dopo l’altro davanti a noi mute e annoiate. La conversazione e la comunicazione è un fatto di misura. Troppo storpia. Poco non serve.

Nei rapporti uomo/donna è un discorso di misura. Saper mettere sulla bilancia il dare e l’avere. Il rispetto per la propria individualità e la capacità di condivisione.

Nelle trasmissioni televisive è una questione di equilibrio e misura. Oggi che è di moda portare il privato in piazza mediatica sarebbe bene riprendere un minimo di pudore. Certe faccende che riguardano l’intimo di una coppia o famiglia sarebbe meglio non spettacolizzarle per un pubblico affamato di storie altrui e incapace di gestire le proprie. Ormai anche gli eventi luttuosi diventano spettacolo.

Dopo le abbuffate delle tavolate delle feste si torna alla misura. Dopo aver inquinato mari e monti ci si rende improvvisamente conto dell’eccesso e, finalmente, ci si accorge e si corre ai ripari. Dopo che si è rovinato un rapporto perché poco si è dato e molto preteso, si comprende che, forse, era meglio fermarsi in tempo prima della lacerazione.

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I Ching

Non oltrepassare la misura

Immagine fotografica di Eletta

Quando arrivano momenti particolarmente importanti, e ho bisogno di un consiglio e di una seria riflessione, consulto I Ching.

Stamattina sono usciti questi esagrammi con questi responsi ( che annoto in sintesi ).

22. PI – L’avvenenza. La bella forma è necessaria in ogni unione affinché sia ordinata e leggiadra, e non caotica e disordinata. Le questioni importanti richiedono maggiore serietà. Dentro chiarezza e fuori pace.

Poiché c’era una linea mobile ecco l’esagramma finale:

27. I – Chi cura parti insignificanti del suo essere è un uomo insignificante. Chi cura le parti nobili del suo essere è un uomo nobile. La quiete fa sì che le parole che escono dalla bocca non oltrepassino la misura, e il nutrimento che entra dalla bocca non oltrepassi la misura. Questa è la cura del carattere.

Quando si vuol riconoscere se qualcuno è capace o inetto, basta guardare a quale parte del suo essere egli dà particolare importanza. Il corpo ha parti nobili e parti ignobili, parti importanti e parti insignificanti. Non bisogna danneggiare ciò che è importante per amore dell’insignificante. Chi cura le parti nobili del suo essere è un uomo nobile.

A quale parte del nostro essere diamo importanza? A quale parte del nostro essere diamo tempo energia attenzione soddisfazione? Al cibo che entra dalla bocca o al vino che entra dalla bocca? Quali parti nobili del nostro corpo curiamo: la mente il cuore l’anima? Quali parti insignificanti del nostro corpo hanno la nostra ossessiva attenzione? Qui la riflessione si allaccia al primo responso: vita caotica e disordinata o armoniosa e leggiadra. Sappiamo condurre una vita non disordinata?

Interessante il richiamo alla moderazione dell’uso della parola che ha un moto contrario a quello del cibo che ingeriamo. La parola sorge esce da noi. Un forte richiamo all’uso moderato della parola.

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Colori

Mélange

Rielaborazione grafica di Eletta

Questa immagine mi piace per i colori decisamente autunnali. Marrone e rosso: in tutte le diverse gamme cromatiche dal rubino cardinale mattone pompeiano veneziano ruggine fino al prugna; giallo : in tutte le sotto gamme dal giallo limone citrino cadmio indiano fino all’ocra;  arancione e marrone: biscotto bronzo bruno mogano rame…

Ieri ho usato tutti questi colori per fare la vetrina alla mia amica parrucchiera. Ho scelto le sciarpe, le borse, i bracciali e le collane in base a questa scala cromatica. Ho aggiunto un ramo che ho raccolto dal bosco e che ho arricchito di foglie grafiche. Poi ho messo come sfondo dei miei lavori sul tema. Foglie e alberi.

Non ho mai fatto vetrine. Non vengo pagata per questa nuova attività che ormai mi impegna da novembre. Lo faccio perché mi diverto. La vetrina è come un piccolo palcoscenico ed è interessante giocare con i pezzi in primo piano e sullo sfondo.

Anche in questo campo: ” less is more” cioè “meno è meglio”, anche in questo campo è solo una questione di equilibrio. Esattamente come in qualsiasi composizione fotografica o artistica. Spostare un pezzo una linea un punto un segno un colore in alto a destra, o a sinistra in basso, fa la differenza. Ai tempi ho tenuto corsi di composizione grafica e un certo gusto entra nelle vene.

Inorridisco, a volte, nel vedere certe mise maschili o femminili. Quando una cravatta stride con la camicia o la giacca, ad esempio. In tutto occorre una giusta misura.

Equilibrio cromatico e verbale. Formale. Ci sono atteggiamenti che fanno a pugno con il garbo. Come un giallo acido sul rosa shocking.

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Colori

Rosso e nero


A volte si fanno cose senza pensare o sapere. Nel mio caso si fanno per gusto estetico. Non posso fare a meno di notare vedere le assonanze e le dissonanze non solo cromatiche, anche etiche.
L’immagine riportata ( che come le altre dei miei blog sono rielaborazioni grafiche ) utilizza il rosso sul campo in bianco e nero. Leggevo proprio ieri in un libro sui colori che consiglio vivamente a chi desidera saperne di più: Cromo rama. Autore: Riccardo Falcinelli – Einaudi.

In questo libro lo stile che contrappone il bianco e nero a si chiama contrasto di cromaticità. Lo si trova per esempio, in questa rivista: Life.

“Oppure si può ricordare la famosa scena di Schindler’s List di Steven Spielberg in cui una bambina con il cappotto rosso si oppone al bianco e nero del film, crudo come un cinegiornale: sineddoche del destino dei singoli all’interno della grande Storia”.
Da: Cromo rama



Bellissimo testo culturale e storico sul mondo cromatico.
Sapere del colore significa anche imparare a leggere un’opera d’arte, un manifesto pubblicitario o un film. L’accostamento di due o più colori deve risonare come un accordo musicale. A volte dissonare volutamente in alcune opere della pop art.