Sì, sto traslocando. Attività nei primi posti tra quelle più stressanti. Infatti.
Comunque un lato positivo del trasloco c’è: consiste nel buttare.
Buttare cestinare rompere spaccare stracciare sminuzzare eliminare.
Inutili soprammobili tende cuscini lettere fotografie taccuini libri piatti vestiti scarpe…
Tutto dei miei centoquaranta metri di appartamento passa sotto i miei occhi laser. Quando sono stanca, molto stanca – perché occorre anche spostare inscatolare trascinare – mi siedo per dedicarmi ai fogli. In questo periodo ho trovato tracce dei primissimi amori e dei postumi. Calligrafie diverse penne nere e blu inchiostro di stilografica e di bic. Quando prendo in mano il reperto non capisco subito: allora leggo e capisco. Ricordo il momento la persona il perché della traccia epistolare. Chi ero e lui chi era. Come eravamo. Cosa facevamo. In quale fase ero.
Poi straccio. La lettera è ridotta uno straccetto che si accumula su altri straccetti fino a fare un mucchio. Avrei potuto tenerli tutti questi straccetti e sedermicisi sopra: per una performance alla Marina Abramovic.
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