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Attimi

Anche la pioggia

Anche la pioggia ha il suo fascino. Almeno per me che sono gatta. A suo modo dipinge e altera la realtà con gli scuri i neri lucidi i densi.

Buona giornata

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Attimi

Giorni bui

Giorni di nuvole basse calanti avvolgenti – come morbide ed evanescenti sciarpe – le cime e le pinete. Non si scorge il sole da una settimana. Eppure è tutto un germoglio di verde tenero e vivo. Ogni filo d’erba riluce d’argento e piccole perle stanno sulle ampie foglie.

Ha una sua tipica bellezza anche il passaggio continuo della pioggia. Dilava assoggetta modifica – a volte mortifica. Si piega il manto erboso come sotto una carezza. I fiori di valeriana piegano gli steli in linea con l’orizzonte.

Mi godo questa intima pioggia che cade – prima che arrivino sciami di cavallette a rompere il silenzioso gocciolio.

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Luoghi

Ranuncolo

Vicino a un rivo fioriscono i ranuncoli. Creano un’atmosfera sospesa di luce tonda.
La continua incessante pioggia li bagna.
Pare che tra poco arriverà l’estate con le sue eccessive temperature – anche qui.

Questa è la mia prima primavera nella nuova casa.
Tutto per me è una scoperta. Aprire e chiudere le innumerevoli finestre sul prato fiorito, scoprire che i ragnetti stanno filando tele con increspature leggere sugli infissi esterni ( e occorre correre ai ripari), percorrere il perimetro esterno per verificare che tutto sia a posto.

La stufa finalmente spenta.
Mi chiedo il fresco che sapranno donarmi questi muri nella calura estiva. Lo spazio esterno del giardino mi regala i primi fiori di zucchina gialli e dorati. Gli attrezzi del giardino dormono nell’ombra. Il mio libro dell’Orto sul tavolino in sala con i miei appunti sulle semine. Il mio libretto con le fasi lunari. I miei inutili innumerevoli libri accatastati alla parete. Pare che io non abbia letto nulla. Pare che nulla io abbia imparato.

Abito questa casa da otto mesi e sempre l’amo – così come amo questo luogo intatto. Ogni legno, steccato, giardino, fiore, ruscello, pietra, odore, animale, cielo. La lama fredda della luna e i cunei di luce che giocano al tramonto. L’unghia di cielo che immagino al risveglio. L’abbraccio fecondo della terra dove affondo la vanga per la dimora delle rose.
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Pioggia e neve

Pioggia

È bellissimo svegliarsi con il suono della pioggia.
È mancato questo suono per tutto l’inverno. Prima è scesa la neve che cammina in modo felpato senza lasciare tracce sonore, solo visive.
La pioggia invece si fa sentire. Ha una continua cantilena di note ripetute. Stare sotto il piumone con la sua sinfonia tintinnante è magnifico. Fuori/dentro. Caldo/umido. Tepore/freddo.
Non ho paura di camminare sotto la pioggia. Martedì sono uscita dalla parrucchiera e non mi importava delle gocce, anche perché desidero che i miei capelli siano solo lavati e non pettinati: sono selvatica anche in questo.
Detesto gli ombrelli che fanno più danni che favori. Al limite calzo il mio cappello nero. Ad asciugarmi poi basta una sosta accanto al calore della stufa che ora sento respirare.
C’è chi detesta la pioggia. Io la trovo così intima. Come i gatti mi acciambello e sto nel calore della casa.
Ci saranno giornate di sole con farfalle svolazzanti su saturi fiori. Verranno i giorni delle scalate e dell’esposizione alla luce solare. Giorni primaverili ed estivi in cui, nell’intimità della pioggia, verrà sostituita l’esteriorità del sole.