
In tema con le manifestazioni di ieri: contro il degrado l’uso e l’abuso del nostro ambiente, ho iniziato un bel libro che mi è stato regalato: La virtù dell’orto di Pia Pera. Nomen omen.
Anche fare un orto o un giardino può essere in tema e in forma ecologica. È quello che ho deciso di fare a maggio ( qui in montagna il clima non permette la semina e piantumazione prima, visto che fino all’altra sera nevicava ).
Fare un orto, zappare, concimare, preparare il terreno, mettere e scegliere gli ortaggi, potare, curare, diserbare ( senza pesticidi ), legare, creare una protezione, per poi raccogliere è un fare che trovo estremamente rilassante e dilettevole.
L’altra settimana la mia amica mi ha consigliato dei pomodori in un supermercato. Li ho presi e trovati assolutamente insapori. Sono certa che i pomodori coltivati da me avranno il sapore dei pomodori della mia infanzia, essendo io cresciuta in un orto ( quello che mio padre amorevolmente accudiva ogni giorno, dopo il lavoro, e allo stesso modo mio nonno ).
Sono cresciuta in mezzo a filari di vite, salendo sugli alberi da frutta, cogliendo il profumo degli ortaggi, sgranando piselli e fagioli, gustando fragole ribes lamponi. Inebriandomi del profumo della verdura e della terra.
Come dice all’inizio del libro l’autrice: se hai la luna storta o delle noie basta entrare in un orto e sistemare le piante, togliere le erbacce, legare la pianta dei pomodori, tagliare i rami secchi per cambiare umore. Meglio di una sessione di yoga per rilassarti immediatamente. Perché un orto ti regala un panorama sensoriale che ti assale con i suoi colori e odori e colori. Ti scordi tutte le magagne lavorando. Ti prendi cura delle piante e loro si prendono cura di te. Addenti un frutto e gusti il sapore pieno. La fragola sa di fragola, il pomodoro sa di pomodoro, le erbe aromatiche esalano aromi.
Non vedo l’ora che venga il tempo di mettermi al lavoro: di avere questa isola di gusto e piacere.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.