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Attimi

Gratitudine

In questo tempo impazzito: a livello etico e meteorologico contano molto i piccoli gesti.

La cosa, per me, sorprendente in questo microcosmo che è la mia nuova casa, è trovare ogni tanto dei doni al cancello del giardino. Delle rose, un piccolo contenitore in fine porcellana con dei gustosi lamponi giganti, e oggi una cassetta contenente delle noci e dei bulbi di non so quale fiore.

La bellezza di questi doni è che non sono accompagnati da un biglietto del donatore. Quindi non so mai chi ringraziare. Devo mandare via WhatsApp messaggi per dire: Sei stata tu? Grazie… alle varie persone vicine.

È davvero così bello donare gratuitamente. Ed è così bello ricevere gesti gentili.

In questo macrocosmo – che pare impazzito a livello etico e meteorologico – a me questi doni scaldano il cuore. E mi ricordano quanto è importante la gratitudine. Non bisogna mai dimenticare di essere grati per chi, silenziosamente, ci dona un attimo di gentilezza.

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Attimi

Gratitudine

Immagini fotografiche di Eletta Senso

Per chi è sano, per chi si sveglia senza handicap, per chi non ha problemi economici gravi, per chi in questo periodo di estrema stanchezza e fatica da corona virus non ha situazioni aggiuntive di stress, sarebbe bene ogni mattina sentire un senso di gratitudine e ringraziare.

Ringrazio di avere due gambe che mi portano dove desidero

Ringrazio di avere due braccia e due mani per manipolare oggetti e assolvere alle incombenze quotidiane

Ringrazio di avere un cervello che mi permette di pensare

Ringrazio di avere una bocca che mi permette di parlare

Ringrazio di avere occhi che mi permettono di vedere

Ringrazio di avere orecchie che mi permettono di udire suoni

Ringrazio di avere un cuore che pulsa e batte e mi permette di amare…

Spesso diamo tutto per scontato, anche di svegliarci in buona salute. Solo quando ci capita un incidente un accidente una malattia ci rendiamo conto…

L’uomo è spesso stupido: non è consapevole passa la vita a lamentarsi e piangere sul latte versato quando ormai è troppo tardi. Non è grato e consapevole del momento presente e di quello che ha.

C’è un mio vicino di casa che non fa niente tutto il giorno e quando lo vedo in estate spesso dice:

– Sto cercando di tirare sera…

Giorno dopo giorno perde i giorni tirando sera, fino a quando giorni non ce ne saranno più.

Sono sempre più convinta che per persone totalmente inconsapevoli vale il grido di Sileno:

Stirpe miserabile ed effimera, figlia del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto”.

Nietzsche

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Casa

Serenità

Felicità è una parola grossa. Ma da qualche tempo io mi sveglio felice, o quantomeno serena.

Mi piace stare nella mia nuova casa. Finalmente mi sveglio tardi dopo sane ore di sonno. Quando ero di sopra mi svegliavo presto per l’uso del bagno, salutavo il cane con un pat pat sulla testa, alzavo il riscaldamento in modo che il “signore” si alzasse con la casa calda. Poi, dopo due o tre ore il signore si alzava. D’estate stavo in terrazza col cane a prendere i primi raggi del sole a volte fino alle dieci. Poi lui appariva.

Tutto torna. A volte rovesciato. Ora il signore si alza prima di me perché il suo amico cane lo sveglia e non c’è nessuno a curarlo. Ora il signore si sveglia al freddo e tocca a lui alzare il termostato finché la casa si scalda.

Nella mia nuova casa ho un sistema che avvia la stufa alle sei, così quando mi sveglio alle otto la casa è già calda e posso andare in giro mezza nuda.

Non sono mai stata ringraziata, ai tempi, per aver fatto quelle piccole silenziose cose che hanno permesso al signore di dormire fino a tardi tranquillo. Anzi, mi è stato detto più volte che sono stata “ospite” in una casa pagata da lui.

Ora la mia casa la pago io.

Il signore, finalmente, paga la primitiva mancanza di gratitudine.

Nella vita, prima o poi, tutto torna.

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Attimi

Finalmente a casa

Finalmente a casa – con le sparse cose rimaste appese e ammucchiate negli angoli con le ragnatele – ho lasciato le vette e la pesante presenza della sua costante assenza.

Una domanda sospesa sul divano ieri sera: – Ma, dimmi, della tristezza tu ti eri accorto?

Ci sono uomini che non vedono non sanno la morte che ha già ferito dentro, prima dell’ombra della sera. Prima della partenza definitiva quando l’anfora è ormai rotta a terra. E poi è inutile correre a comprare diamanti senza luce.

Occorre riempire ogni attimo di gratitudine quando una donna ti sta accanto morbida come una gatta.

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Bellezza

Gratitudine


In questo periodo di importanti cambiamenti della mia vita sento la gratitudine nonostante l’estrema stanchezza.

Non sopporto l’estate. Per il caldo l’afa la forte e persistente luce il chiasso l’esterno la folla e altro. Ieri pomeriggio ho attraversato un tratto di pineta per raggiungere un nuovo baretto e sedermi a gustare un gelato. Di fronte a me l’imponenza del monte con il suo ghiacciaio. Sotto il verde dei boschi e dei prati. A parte me solo una coppia sotto un altro ombrellone rosso. Ero semplicemente felice. E grata.

Ho passato molta parte della vita a correre e fare. Mostre corsi libri presentazioni conferenze matrimoni pranzi cene vacanze in posti lontani ed esotici.
Ora sto ferma e in pace.

Ora godo del silenzio e dell’aria fresca dell’ombroso bosco.

Ora si sta concretizzando lo stile di vita che ho scelto.

Una mia amica domenica, che é salita a trovarmi, mi diceva che ha comprato due pantaloni nuovi e una maglietta nel negozio dove, ai tempi, andavamo insieme in città. Io non compro più nulla. Ho tutto quello che mi serve e, anzi, butto l’eccesso. Pensare che fino a qualche anno fa se non cambiavo mise ogni giorno stavo male e la relatrice a un corso mentre teneva la conferenza, è scesa tra il pubblico indicandomi e dicendo: – Lei, per esempio, sono certa che neppure in casa sta in tuta.

Non sto in tuta neppure ora, ma ho i miei capi tecnici, adatti alle camminate in montagna.

Non mi manca lo shopping. Non mi mancano i negozi. Già i centri commerciali li odiavo, come in genere i non luoghi.

Qui il luogo c’è. Profuma di aria buona. Profuma di silenzio e pace. Un buon libro o un taccuino per due appunti o schizzi è tutto quello che mi serve.

Sono grata alla vita che mi regala la possibilità in questa fase di stare qui. Dove ho scelto di stare.

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Corpo

Bigliettini


Non sono facile alla commozione. Gli eventi della vita mi hanno indurito il core.

Ma stamattina mi sono commossa guardando e leggendo dei bigliettini appesi in bacheca nel reparto oncologico. Ero in sala d’attesa mentre la mia amica faceva la radioterapia.

Erano bigliettini di gratitudine. Li ho letti uno per uno.

Grazie per la professionalità. Grazie per la cortesia.

Grazie per il sostegno.

Grazie per il sorriso.

Le date.

Nessuna firma.

Anime che sono passate di là negli anni: in un momento – davvero difficile – della loro vita.

Anime e corpi e facce e voci che hanno lasciato un segno tangibile di gratitudine.

Mi sono commossa per la bellezza di quelle testimonianze. Mi sono commossa perché c’è ancora qualcuno che compie il suo lavoro con vera dedizione. I medici, le infermiere, gli operatori.

Ho trovato più luce in quella sala d’attesa che in luoghi di divertimento o vacanza. Quei bigliettini palpitavano di vita.

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Gratitudine

Ogni mattina, quando mi sveglio, sono grata:

*Perché, grazie al cielo nè io nè le persone a me care, attualmente hanno problemi di salute

*Perché pur non navigando nell’oro, ho il pane quotidiano

*Perché, pur facendo fatica, ho una persona affettuosamente accanto

*Perché il sole splende e, anche se non splende, ci sono le nuvole o il vento

*Perché Madre Terra – nonostante gli scempi scellerati degli umani – sa sempre offrire spettacoli incantevoli

*Perché so riempire il mio tempo con le mie passioni e divertirmi

*Perché ho un nuovo giorno da vivere