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Attimi

Grigio nebbia

Mia figlia che lavora a Milano mi dice che c’è nebbia. Questa l’immagine che ho davanti agli occhi mentre sto in maglietta al sole con farfalle svolazzanti.

Non ho quasi mai freddo qui. Anche quando nevica e poi arriva il sole io sento caldo. Naturalmente la neve qui si è vista solo in alto e questo sole l’ha già sciolta in parte.

Deve essere per via della diversa umidità. Qui il clima è secco. A parte qualche giornata di pioggia.

Avrei da riporre i gerani nel locale forno da pane (eh, sì ho anche un locale per fare il pane o le pizze  nel forno a legna)… Ma il tempo è così piacevole che li lascerò ancora fuori a godersi la luce.

Anzi mi pare che hanno bisogno di un po’ di acqua. Andrò a prenderla alla fontanina.

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Attimi

Conto il sole

In questa nuova situazione abitativa conto il sole, cioè la sua permanenza sulla casa e sul giardino. Per ora arriva in giardino verso mezzogiorno e sta fino alle sedici.

Oggi era meravigliosamente caldo. Mi sono sdraiata a bere i suoi benefici raggi.

La ottombrata quest’anno è davvero lunga.

C’è un attimo che l’ombra del campanile si stende sul rettangolo del giardino…

La mia casetta è lì sotto.

Quando il sole alle sedici va via, lo fa in modo repentino. Senza passaggi morbidi. Un attimo prima c’era e un attimo dopo è sparito.

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Attimi

Tre anni fa

La mia applicazione Google Foto mi fa vedere com’era la situazione tre anni fa. Caspita quanta neve rispetto alla spolverata dell’altro ieri.

Mi rendo conto che questo novembre sto soffrendo maggiormente la mancanza di sole… Ho capito perché: settembre in Salento è stato un mese di sole pieno presente e quasi assillante per cui tornare qui è stato un salto davvero molto forte. Come passare dall’estate all’inverno saltando completamente il passaggio autunnale.

Sole in Salento

Stamattina il sole siamo andati a cercarlo su dove c’è. Il sentiero era un miscuglio di foglie e neve e terra e ghiaccio. Alcuni alberi erano ancora verdi, gli aceri gialli e il monte bianco e scintillante di neve. Mi sono seduta su una panchina ad assorbire ogni raggio di luce e di sole.

Immagini fotografiche di Eletta Senso
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Attimi

La notte e l’agonia della luce

La notte allunga il suo nero mantello e divora i colori fino al mattino. La luce sta diminuendo come la fioca del lume. Ogni giorno più ombra. Ogni giorno soffoca il sole.

Chi abita in pianura non può capire questa agonia della luce. Ogni giorno ogni ora. So che non lambirà mai più le finestre della mia sala dalla seconda settimana di novembre fino a febbraio. Mai più per mesi.

Allora si deve salire cercando le zone che non rientrano nel cono d’ombra per qualche ora in più e godersi e bersi la luce. Ancora un po’ in questi giorni di cielo blu. Così terso e profondo.

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Stagioni, Tempo

Oggi sole

Pare incredibile, ma oggi potrò sorbirmi il sole con una cannuccia ecocompatibile a grandi sorsi.

Dopo 5 giorni di pioggia battente insistente e di buio assillante.

Ieri ho spento la stufa alle due dopo pranzo. Ringrazio mia madre che a Natale mi ha regalato una coperta elettrica che, se va avanti così, userò fino a Ferragosto ( non c’è nulla di più piacevole che entrare in un letto caldo).

Mi consolano le notizie di grandinate con chicchi di mele che distruggono parabrezza e di bombe d’acqua e frane giù in pianura… Qui solo cielo nero e pioggia da maggio. Tre mesi così.

Ma oggi… Oggi prenderò tutto il sole e mi scalderó dopo tanto freddo e umidità. Pensare che ho scelto la montagna per il clima secco. Persino in inverno sulla neve io non ho freddo e mi tolgo la giacca se c’è il cielo limpido e blu.

Mi sono coperta più in questi mesi pseudoestivi che in inverno…

Mah.

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Attimi

Sole

A chi vive in città non manca mai il sole. Magari oscurato dallo smog – per chi abita in Pianura Padana – ma che, nei giorni sereni, comunque c’è.

Per chi vive sotto il corpo grande della imponente montagna – come me – l’arrivo del sole a febbraio è festa.

Ieri è arrivato, tingendo di luce la mia sala, verso l’una. È rimasto con i suoi caldi raggi mezz’ora, prima di ripartire dietro la cresta.

Bellissimo preludio alla nuova stagione che arriverà a marzo. Mai aspettato tanto la primavera perché dai primi di gennaio, col gesso, è stato davvero dura. Ieri l’ho tolto. Ora si tratta di rieducare al movimento il braccio e il polso destro.

Ma il sole aiuta. Dà energia e serve per fissare la vitamina D e il calcio nelle ossa. Nei mesi bui sono salita a cercarlo dove rimane qualche ora.

Non a caso alcune tribù e culture ritenevano il sole Dio. Dal sole dipende la nostra vita.

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Luce, Natura

Ultimi scampoli

Immagine fotografica di Eletta

La carezza del sole si allunga ogni giorno e tra poco scalderà la mia casa. Oggi ( 5 febbraio ) si è fermata al ponte. Il caldo di lunedì ha sciolto molta neve e sentieri che erano chiusi sono nuovamente percorribili. Si ricomincia a vedere il prato. Il mio orto dorme sepolto sotto un metro di neve.

6 febbraio: verso le 14 il sole baciava la casa dei miei vicini dirimpettai.

7 febbraio: il sole è arrivato, dopo una lunga assenza, a dare vivacità al divano arancione e ai cuscini viola della mia sala. Sorpresa graditissima. Bello ritrovare la sua calda carezza breve. Venti minuti e poi è scomparso. Ma da oggi ogni giorno la sua carezza diventerà più lunga e si trasformerà in un abbraccio eterno estivo.

Qui le stagioni hanno un senso visibile e denso più che in città. La natura palpita nel ghiaccio e ha fremiti al sole.

Per quanto mi riguarda mi godo gli ultimi scampoli dell’inverno in una serena letargia. Sto acciambellata come un ghiro nella tiepida tana quando non sono in cima.

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Luoghi

Quando manca

Immagine fotografica di Eletta

Purtroppo ci rendiamo conto del valore di qualcosa – o qualcuno – quando manca.

Qui, a casa mia, il sole tornerà a fine gennaio. Per questo si va a cercarlo dopo c’è, più su o più giù, dove il cono d’ombra del monte permette ai raggi di filtrare qualche ora sul crinale.

Quando vivevo in città il sole era un dato assodato. Anzi, se c’era bel tempo, la mia casa ne godeva la presenza in ogni stagione dalla mattina alla sera.

Ora, invece, per i mesi invernali, lui non c’è e devo muovermi io per andare a cercarlo e riceverne i benefici. Perché il sole fa bene: per la salute e l’umore. Rigenera. Non a caso in molte antiche civiltà era considerato dio.

In questo interessante articolo, di cui riporto il link, vengono indicati tutti i benefici del sole. Ne consiglio la lettura.

Sole e umore: 7 effetti della luce sull’uomo che non sapevi

Per fortuna la neve di novembre ha permesso la creazione della pista da fondo che sta al sole. E nonostante le basse temperature è piacevole sciare immersi nella luce.

Tra poco l’agonia siberiana finirà e anche la mia casa sarà baciata dai raggi per poi restare immersa nella luce dorata tutta primavera ed estate.

Allora starò come una lucertola ad assorbire ogni raggio per ricaricarmi.

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Bellezza

Siberia

Immagine fotografica di Eletta

Qui il sole mancherà fino a febbraio. Pare incredibile vivere senza il sole. Infatti lo vado a cercare su o giù. È caldo e piacevole quando batte e si rifrange e riflette nei cristalli della neve. Ci si riesce ad abbronzare anche d’inverno stando al sole perché la neve lo moltiplica.

La mancanza del sole per mesi fa capire perché è così importante. Qui nel cono d’ombra del monte – pare di essere in Siberia. L’auto parcheggiata si tramuta in un cubetto di ghiaccio. Occorre camminare molto adagio o mettere i ramponcini sotto gli scarponi. La temperatura scende sotto lo zero. Stanotte a meno undici.

Poi basta trovare il sole e stare bene. Si può anche fare colazione ai tavolini fuori. L’anno scorso ho preso il sole in maglietta senza maniche a tremila metri a febbraio. Una meraviglia.

Il sole è energia. Il sole per gli antichi era dio. Lo veneravano. Ora, come mi capita di vedere lo smog che in molte metropoli oscura la sua luce e rende tutto coperto da una patina grigiastra, mi fa male al cuore.

Qui in montagna quando c’è il cielo blu e l’aria è tersa, godere dei suoi raggi e calore scalda il cuore. È davvero una meraviglia.

Immagine fotografica di Eletta
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Attimi

Vetrata

Immagine fotografica di Eletta

La mattina, quando il sole sorge al confine del bosco, appare come una vetrata di Matisse, tra i tronchi.

È davvero molto difficile fare una buona fotografia perché è potente la luce dietro il buio.

C’è chi non ha mai visto questo spettacolo. Dorme.

A me piace svegliarmi presto e andare a letto con le galline. Passerei volentieri la notte a guardare le stelle e parlare con un amico. Ma un amico non c’è.

Così mi alzo presto e mi preparo con scarponi e maglioni e giacche e piumini per andare nel bosco a guardare il bosco. E scatto foto su foto al sole tra i tronchi. Per immortalare l’attimo fuggente.

Ci sono attimi che non è proprio possibile immortalare. Né comunicare se non si ha vicino un amico per guardare “insieme”.

Quindi rimane la contemplazione. Gustare l’effetto vetrata e stare bene. Soprattutto se nei giorni seguenti il sole svanisce sotto fiotti di pioggia insistente e nera. Il sole, allora, rimane dentro.

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Filosofia Parole

Sole



“Per promuovere l’immaginario, il codice dello spettacolo deve ridurre l’ambivalenza simbolica, perché non può presentare tutti gli aspetti della cosa, ma solo l’aspetto positivo. Non l’ambivalenza del sole, che per i primitivi era benefattore, ma anche distruttore, ma solo quell’aspetto positivo che lo fa sole delle vacanze, contrapposto a quello negativo che è la pioggia, il freddo, il cattivo tempo”.


Umberto Galimberti – La terra senza il male
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Parole

Sole

Per l’anima mia di gatta

tutto questo sole ubriaca

la voglia di buio.

L’azzurro accecante

ogni mattina entra nel sonno

e stuzzica a uscire.

La montagna ha sfumatura

di mare.

Piccole strie bianche

si consumano nei prati.

Tra vapori scarlatti

volano già Vanesse.

Questo inverno

si consuma all’opaca fonte.

Ho desiderio di freddo e neve.

Una cascata di neve

che venga per giorni

a chiudermi in casa.

Nella polvere della sera

i gatti urlano d’amore

e stanotte la volpe

ha rotto il ghiaccio

con le sue grida.

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Casa

Il sole in casa

Io amo la mia casa perché è la mia casa. Perché ho scelto da sola ogni pezzo arredo tappeto ramo e fiore. Ogni quadro e cuscino. L’ho voluta calda e accogliente. E anche un po’ originale con le cataste dei libri per terra e il disordine creativo.

Ieri insieme a un’amica ho spostato il tavolo di marmo in cucina e ho aperto tutte le dodici finestre.

Da qualche giorno è arrivato il sole a baciare il divano e la zona musica. Il sole è mancato per mesi ( siamo sotto la vetta ) e ora che è arrivato aggiunge luce e colore.

Ho comprato una orchidea magenta. È entrato così il mondo vegetale. Ieri timidamente è entrata la gatta rossa: non si fida ancora di me, ma l’ho nutrita e tornerà. Così è entrato anche il mondo animale.

Attorno alla mia casa vi sono stupendi felini dal pelo lungo e morbido. Amo l’eleganza dei gatti e la loro flessuosità. La suprema indipendenza. Lo strofinarsi un attimo in cerca di carezze e poi andare.