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Pathos

Mano nella mano

Ieri mattina ho visto passare una coppia di mezza età. Camminavano mano nella mano.
Sono sempre felice di vedere una coppia così.
Sarò romantica, ma l’amore – a mio parere – si vede si esterna e si concretizza anche in questi semplici gesti e contesti.

La valutazione di una coppia può essere fatta a partire dalla prossemica. Più sono vicini, più sono affiancati nel cammino, più lo sguardo dell’uno è collegato con lo sguardo dell’altro.

C’è stato un periodo in cui anch’io ho camminato mano nella mano. Una cameriera, servendoci alla caffetteria, ci ha detto:

– Posso dirvi una cosa?

E noi abbiamo risposto:

– Certo.

– Volevo dirvi che siete proprio una bella coppia.

L’affermazione ci ha fatto molto piacere anche perché, a livello estetico, non eravamo poi così ben assortiti. Lui piccolo magrino e bruttino.

Mantieni il bacio – mi sembra sia il titolo di un libro di Massimo Recalcati. Non l’ho letto, ma il titolo mi piace. Perché c’è un invito che non è sempre semplice.

Mantieni il bacio, mantieni il contatto, mantieni il rispetto, mantieni l’ascolto, mantieni la gratitudine di avere accanto una persona anche se non è il primo mese, il primo tempo dell’idealizzazione, dell’infatuazione, dell’innamoramento.

Mantieni lo stupore verso l’altro e il suo mondo. Sii grato/a del tempo che puoi vivere insieme. Fatti alterare dalla sua presenza, sporgendoti dal tuo Ego. Impara a vederti nei suoi occhi. Fai in modo che ogni giorno sia vivo con lei/lui accanto. Non dare mai per scontata la sua presenza. Fai fatica a modificare certi tuoi comportamenti per adattarti alle richieste dell’altro/a. Conquista il suo cuore con piccoli gesti.

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Corpo

La carezza

” La carezza fa parte delle cerimonie che incarnano l’altro.

Essa infatti non vuole essere un semplice contatto, un semplice sfioramento, perché la carezza è un foggiare.

Carezzando l’altro, io faccio nascere la sua carne con la mia carezza, sotto le mie dita”.

SARTRE

Ci sono persone che non sanno accarezzare. Sono quelle persone che non sanno vedere il corpo dell’altro se non a pezzi, e che vedono e usano solo alcuni pezzi.

Senza carezza non c’è erotismo e amore.

La sessualità è una realtà estesa. Non è solo genitalitá.

Chi ama accarezza il corpo dell’altro e non lo usa solo in presenza di una pulsione sessuale. Lo accarezza per sentirlo vicino caldo vibrante, per vederlo con il tatto – come fanno i non vedenti. Per foggiarlo come scrive Sartre.

“Il gesto del desiderio è la carezza che non è il semplice contatto di due epidermidi, ma la parola carnale del desiderio, ciò a cui il desiderio affida la propria intenzione come il pensiero al linguaggio.

Accarezzando l’altro con la mano, con lo sguardo realizzo un contatto che non è giustapposizione di due realtà che dimorano chiuse in se stesse”.

Umberto Galimberti – Il corpo

Poveri quegli uomini che accarezzano solo per prendere una parte del corpo femminile e non tutto l’essere. Chiusi nel limite del proprio istinto e bisogno genitale più che sessuale. Incapaci di dare/ricevere calore e colore dal corpo di un altro. Per loro l’incontro sessuale è un non incontro. È semplice utilizzo e soddisfacimento di un proprio egoistico bisogno. Per questo i corpi sono intercambiabili e utilizzabili a pagamento.

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Corpo

Corpo e carezze

Un interessante articolo di Repubblica, trovato on line qualche giorno fa, racconta in dieci punti l’importanza delle coccole.

d.repubblica.it/amore-sesso/2013/11/04/news/bisogno_affetto_coccole-1868568/

Ecco, in sintesi, i dieci punti.

1) Il cervello ha bisogno di coccole: Le affettuosità innalzano il livello di ossitocina, ormone del benessere

2) Le affettuosità fisiche rinsaldano il legame di coppia: essere teneri l’uno con l’altro è un grosso collante.

3) Ricevere gesti affettuosi ha effetti sulla pressione sanguigna. Aumenta la risposta immunitaria, aiutandoci a difenderci e reagire meglio alle malattie.

4) Toccare ed essere toccati affettuosamente rinforza emotivamente. Ci fa sentire consolati, contenuti, amati. Infonde sicurezza.

5) Dare carezze ci rende degni di fiducia agli occhi degli altri, più “veri”. Se i gesti sono spontanei e autentici, ovvio.

( Questa ultima precisazione è da tener ben presente: se i gesti sono spontanei. Se una persona non sa dare questi gesti spontanei è inutile fargli leggere l’articolo di Repubblica. Qui agisce il paradosso della comunicazione per cui non è possibile dire: Sii spontaneo. O uno lo è, e allora è inutile sollecitare, o non lo è e allora è ancor più inutile chiedere una spontaneità che muore nel momento in cui è sollecitata ).

6) Con abbracci, baci e carezze si abbassa il livello di colesterolo, l’ormone dello stress. Migliorano la concentrazione e l’efficienza, si dorme meglio.

7) La manifestazione di affetto attraverso gesti è associato ad una maggiore soddisfazione della relazione di coppia.

8) I vantaggi dell’affetto attraverso i gesti si protraggono nel tempo,non si limitano al momento ma si ripercuotono positivamente sull’umore e il benessere generale.
I piccoli ricoperti di tenerezze dai genitori diventeranno adulti più socievoli, meno aggressivi e meno stressati.

9) Con le carezze si stimola l’attività cerebrale dei neonati.

10 ) Un abbraccio attenua anche la sofferenza fisica. La pelle contiene moltissime fibre nervose che vengono attivate al contatto.

Il linguaggio del corpo spesso comunica meglio del linguaggio verbale. Una persona non può dire ti voglio bene e poi non toccare mai, non accarezzare, non abbracciare, non baciare il corpo del o della partner. Non può esserci una così stridente distanza tra le parole dette e i gesti fatti.

Fino a qualche anno fa gli uomini erano educati a non eccedere in gesti affettuosi. Mio padre difficilmente cedeva a gesti affettuosi con sua moglie: niente baci abbracci carezze almeno in pubblico. Oggi è ancora così?

Per quanto mi riguarda ritengo deprimente relegare il contatto dei corpi solo al recinto del letto: solo alla parentesi del sesso. A mio parere la sessualità non è solo genitalità e si manifesta in gesti caldi di contatto corporeo anche al di fuori dello spazio prettamente erotico. La sessualità si manifesta in un ampio spazio quotidiano.

La rivelazione della carne dell’altro si fa per mezzo della mia carne” scrive J.P.Sartre – L’essere e il nulla

E per voi?