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Luoghi

Deviazioni

La vita è così. Non è un ruscello che scende dal monte a valle. È più un labirinto con viuzze strette. Andare a destra o a sinistra non è sempre una nostra scelta perché talvolta è il fato a decidere per noi.

Ultimamente risuona Mosca nelle cronache di guerra. E, come già ho raccontato altrove, io a Mosca avrei dovuto vivere se avessi seguito una viuzza invece che un’altra del labirinto.

Avrei dovuto seguire il mio fidanzato dopo averlo sposato. Ma non l’ho seguito e l’ho di fatto lasciato quando è arrivato a prendermi col colbacco. Mia madre anni dopo mi ha detto di averlo visto in un servizio televisivo stava con Putin e altre persone. Sapevo che avrei avuto una vita agiata se lo avessi seguito. Autista cuoco personale di servizio e, naturalmente una sontuosa dimora.

Non ho mai rimpianti rispetto a quello che lascio. Mai. Mi è venuta in mente questa altra mia storia se avessi voluto vivere un’altra vita in un’altra città così tristemente famosa in questo periodo bellico per il suo presidente dagli occhi freddi.

Sono felice di aver scelto una casetta in montagna.

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Attimi

Fortunata

Immagine fotografica di Eletta Senso

Come sono fortunata, mi dico mentre cammino respirando l’aria tersa senza giacca e mentre siedo su un sasso a prendere questo sole novembrino…

Come sono fortunata a poter camminare tra larici gialli di cui cerco l’essenza disegnando.

Senza sirene di ambulanze, senza traffico, solo i rumori delle foglie che, accartocciate scendono o che i refoli trasportano via. Prima una valanga è caduta. Le temperature sono ancora alte.

Chissà come e perché io sono qui. Invece di essere là, dove abitavo fino a due anni fa… Chissà quale strano disegno ha compiuto il Fato.

Comunque sono consapevole di essere fortunata e, per questo, ringrazio e mi godo questa isola di pace.

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Psiche

È il fato

Trovo oggi, leggendo in ritardo La lettura, quel che ho sostenuto tempo fa: “È il fato che governa la vita, non la saggezza”. La citazione è di Cicerone e viene riportata nel titolo di un divertente e interessante articolo di Alessandro Piperno.

Ne parlavo tempo fa, relativamente a una importante decisione da prendere. Aspettavo che il fato mi indicasse quale strada prendere. Non così era d’accordo la persona che, con me, doveva prendere la importante decisione.

Ma poi è stato così: alcune cose non sono accadute determinando un certo percorso al di là di me e della mia volontà.

Alessandro Piperno giustifica, estremizzando, alcune liturgie scaramantiche che mi hanno ricordato il mio ferro di cavallo ( di cui ho scritto ultimamente ).

Il libero arbitrio è una fola. L’imponderabile minaccia le nostre vite come il lupo nelle fiabe, ma lo fa senza inutili latrati”.

Vitam regit fortuna, non sapientia.

Io che di fortuna non ne ho sempre molta, debbo come Piperno, adottare riti scaramantici apparentemente e logicamente assurdi. Ma che logica c’è se tutto quello che desidero viene poi ostacolato dai venti avversi del Fato? Meglio toccare ferro di cavallo e attendere eventi più favorevoli.

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Fato

Ci sono giorni ch’entrano nella macina del tempo con un fuoco mattutino. Entrano nel crogiolo delle trasformazioni, con piglio decisivo. 

Sulla squadra geometrica si oscilla: precipitando giù o ascendendo verso il cielo. 

I fischi e richiami del Fato tu odi. 

Non ti é dato sapere: se entrerai nel mare platino e oro o se scenderai nella cantina ferrosa.

Così stai immobile come una trasparente medusa in balia della corrente che ti porterà.