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Attimi

L’occhio nel bosco

Sembra un’opera del surrealismo questa immagine che mi sono trovata nel percorso di oggi. Un occhio di Dalí sotto un albero alla Mondrian.

Dopo tre giorni di pioggia ho deciso di fare due passi senza fare i conti con l’acqua (come se vivessi sulla luna). Tutto era zuppo acquitrinoso e da guadare.

Il percorso nel bosco è stato impervio. Accompagnato dal suono scrosciante dell’acqua che ha ingrossato il ruscello.

Per fortuna tutto è stato ricompensato da profumi inebrianti dei fiori e dallo spettacolo della catena innevata.

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Fotografie

Chiaroscuri

Dopo molto tempo ho ripreso in mano la macchina fotografica reflex visto il tempo bigio.

Prediligo queste impressioni graffiate alla Schiele i mezzi toni e le incisioni dei rami alle immagini fotografiche da cartolina super cromatiche.

Con questa bruma la fotografia si avvicina molto agli schizzi con penna. Quel che importa è il segno grafico più del soggetto.

Le linee che marcano lo sfondo lo intersecano creando textures grafiche.

Sarà che adoro queste giornate grigie nebbiose quando tutto qui è nube.

Ogni cosa é trasfigurata.

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Attimi

Dell’acqua sulle pietre

È sempre, tutti i giorni la Giornata della Terra.

Stamattina ho voluto tornare a vedere un posto da cui mancavo da troppo tempo. È tutto mutato, perfino il corso del ruscello.

Mi affascina guardare l’acqua che, dopo la cascata, scorre sulle pietre prendendo colori di gemme

Ci sono i turchesi, l’ottanio, lo smeraldo, il verde e poi l’arancione l’ocra il rosso cupo

Una meraviglia cromatica in perenne movimento

Un dipinto vivente

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Luoghi

Della pietra e del legno

Stanno strettamente uniti, avvinghiati tramite le radici, come yin-yang nel Tao.

La dura impenetrabile pietra e il caldo morbido legno.

Sono i due elementi fondamentali della foresta: pietra e legno. Uniti nel loro sacro matrimonio.

Di pietra sono fatti i sentieri e le mulattiere. Lavoro duro che resiste da secoli.

Di pietra i muretti a secco.

Sulle pietre come sul tronco degli alberi la patina del tempo e il morbido cuscino del muschio.

Scrive Roberto Peregalli:

La patina come la polvere, si deposita sulle cose. Dà loro vita. Le inserisce nel tempo. Un tavolo, una sedia, un bicchiere, parlano del passato delle mani che li hanno toccati – attraverso la pelle del tempo che li avvolge a poco a poco. Questo vale per gli oggetti e per i luoghi.

I materiali si lavorano per essere usati e l’uso diventa parte integrante delle cose. La pietra il marmo il legno lo stucco il ferro le stoffe le dorature…

Da : I luoghi e la polvere – Roberto Peregalli

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Attimi

Pietre

Era da molto tempo che non facevo questo percorso che ora si trova proprio dietro la mia nuova casa.

È un percorso che porta a un’alpe. Dove ci sono mucche dal lungo pelo rosso.

Stamattina ne ho fatto solo un pezzo perché è una salita con alti gradini in pietra ed è una sollecitazione non benefica per i legamenti delle ginocchia.

Man mano che si sale la vista si apre a nuovi scenari. Il profumo è di resina e muschio.

La discesa è più impervia della salita perché le pietre sono alte e scivolose per l’accumulo delle foglie e l’umidità di qualche sorgente.

Faticoso come tutti i nuovi percorsi. Ma apre la possibilità di vedere nuovi panorami.

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Attimi

Camminare nella neve

Dopo una nevicata la cosa più bella è camminare nel silenzio e nella neve.

Suoni di uccellini e qualche leggero plombeo pluff attutito di neve che cade dagli alberi. I cuscini intatti sulle panchine.

È in questi momenti che sono grata: di avere tempo per godere del silenzio lontana dal ritmo frenetico e assordante delle grandi città. Lontana dal rumore.

Solo profumo di neve e qualche eco degli sciatori che scendono sull’unica pista aperta.

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Neve

Neve

La prima neve di febbraio. Che bella sorpresa stamattina.

Sono scesa a spalare. Neve leggera impalpabile farinosa bellissima. Sulla pala come panna montata. Nessuna fatica.

In un attimo il piazzale era pulito. Lascio sempre uno strato di neve perché è più sicuro, camminando, del ghiaccio.

I ricami sui rami resisteranno con l’arrivo del sole? Oggi fa davvero freddo. Adesso ci sono meno 5 gradi. Stamattina eravamo a meno 10.

Le mie sdraio sono tornate coperte di neve. Pensare che settimana scorsa ero seduta a godermi il sole con 14 gradi.

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Attimi

Nel bianco

Oggi era una giornata di cielo blu dopo una nevicata. Mi sono accorta dello spettacolo aprendo la porta.

Avevo proprio desiderio di camminare a lungo nel bianco. Così ho preso le muffole e mi sono coperta bene perché c’erano meno 8 gradi. Come prima cosa bisogna togliere la neve dalla macchina.

Poi arrivati al maneggio si comincia a camminare nel bosco.

Silenzio e pace. Gli alberi coperti di neve come scialli di trine. E tutto quel bianco che acceca anche se ancora non è arrivato il sole.

Nonostante la bassa temperatura se si cammina non si sente il freddo. Il bosco respira e ogni tanto qualche ramo si sfarina.

Dopo quaranta minuti arrivo al lago. Mesi che non lo vedo. C’è poco ghiaccio, speravo di sentire i lamenti del ghiaccio. Ma tutto è come ricordavo.

Ci sono luoghi che sono casa. Solo oggi dopo essere risalita mi sono resa conto di quanto mi era mancato il lago. Perché qui dipingo cammino faccio colazione e arrivo.

Ho fatto un’altra strada per salire al lago. L’altra, quella che ho fatto fino all’ultima estate, non penso di rifarla ancora. Perché io non torno mai sul luogo perso: se è accaduto qualcosa che mi fa male. Così è per le persone.

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Attimi

Mentre passa

Mentre passa lo spazzaneve io mi godo il paesaggio dagli occhi della mia casa.

Ormai il cumulo sul tetto della legnaia è davvero alto, tenendo conto che il vento dei giorni scorsi ne ha portata via un bel po’.

Da questa finestra lo sguardo si apre fino a rocce coperte di fine zucchero e a due pini maestosi.

Davvero uno spettacolo incredibilmente natalizio, che l’anno scorso mi è così mancato ( anno senza neve il 21).

Le mie sdraio sono immerse nel lago di neve. La scarsa qualità dell’immagine è dovuta alla zanzariera che non sono riuscita ad alzare per via del gelo.

Come dicevo ieri a una persona di Milano qui non fa freddo. O meglio: fa freddo ma è un freddo secco che non penetra. Mentre a Milano l’umidità acquisce la sensazione di freddo mi diceva.

Questa inquadratura offerta dalla finestra del mio mini-appartamentino che sta in alto nella grande casa è la mia preferita. Mi piace la casetta in legno scuro della mia vicina e la natura circostante. Ho deciso che la riproporrò nelle diverse stagioni.

Un mio amico di Verona ogni giorno su FB posta la stessa inquadratura del cielo che vede dalla stessa finestra. Macchina fissa, stesso posto eppure come muta il cielo! Tutto è mutevole. Transitorio. Impermanente.

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Attimi

Fiocca

Finalmente fiocca. La meraviglia dei larici rosa

La casetta dalla finestra della mia casa con l’unica rosa rossa scomparsa nel bianco

Il ricamo sui rami : trine finissima e pizzo

La danza dei fiocchi che tutto muta e d’incanto fa tornare una rinnovata gioia di bimbi…