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Attimi

Abbraccio

Da Pinterest

L’altro giorno è stata la Giornata Mondiale dell’abbraccio. La citazione è presa da un articolo che ho letto.

Mi chiedo come fanno certe persone a farne a meno, non oggi che è proibito a meno di avere un diaframma di cellophane tra i corpi.

Non mi piace lo spot con la nonna e la nipote. Non comunica quello che deve in modo efficace.

Ci sono persone fredde e asciutte che non baciano abbracciano stringono. Passano tra i corpi solo per solleticare zone genitali. Uno o due pezzi per il tutto.

Hanno braccia inerti che non avvinghiano stringono danno e prendono calore. Persone che non conoscono la bellezza di un abbraccio caldo. Di un bacio lento.

Io di baci mi sono nutrita – nella conca dell’abbraccio – per molto tempo. Tornavo un po’ bimba nella culla delle sue braccia. Ci sono stati baci con un cappotto blu e occhi celesti. Ci sono stati baci nel rotolare dei corpi sul tappeto. Ci sono stati baci rubati nei portoni di Milano e baci appoggiati alle barche la notte sulla rena. Mi sono sempre nutrita di lunghi baci. Mi sono sempre sciolta nel bacio languido.

Mi sono sempre chiesta come fanno certe persone a perdersi l’estasi dell’abbraccio. Chiusi nella loro fredda esistenza senza scambiarsi calore. Non penso che per siffatte persone servano corsi o lezioni. Forse bambini poco amati che non hanno imparato l’alfabeto del corpo e l’intero suo lessico. Mi spiace per loro. Per tutto il benessere che si sono persi lungo la vita.

Ora la mattina arriva l’abbraccio del mio gatto: il nostro accarezzarci lento. Quando non c’è un partner coccoloso rimane la pet therapy.

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Attimi Corpo

Coccolarsi per stare meglio #coronavirus

https://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/belgio-arriva-il-compagno-di-coccole-per-resistere-al-lockdown/370942/371550?ref=RHLF-BS-I270681290-P3-S10-T1&videorepmobile=1

È stato ribadito ieri sera a Otto e mezzo dalla scrittrice Michela Murgia: non rimaniamo fermi all’idea di famiglia degli anni cinquanta. Meglio pensare anche in vista delle feste natalizie a un compagno di coccole.

Il video e l’articolo lo avevo già letto ieri su Repubblica. Mi pare una buona idea. Le immagini davvero drammatiche di questi giorni riportano corpi intubati accatastati dimenticati morti… Non dobbiamo mai dimenticare che noi non siamo solo corpo siamo anche mente anima spirito affettività emozioni sentimenti.

Ho già scritto diverse volte circa l’importanza del contatto dell’abbraccio, delle coccole. Toccarsi baciarsi accarezzarsi coccolarsi tenersi stretti in questo periodo di distanziamento è importantissimo quanto cibarsi.

Aumenta quelle sostanze chimiche che aiutano il sistema immunitario.

Quindi ben venga un compagno di coccole. La solitudine è ancora più terribile in questo momento. Un massaggio un bacio una carezza può davvero darci il calore che ci manca.

In mancanza di un compagno di coccole io ho preso un gatto. Non vedo l’ora di coccolarlo e ricevere in cambio tante coccole… Mancano una ventina di giorni al suo arrivo…

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Attimi

Placide mucche

Le placide mucche stanno a godersi l’ultimo sole nel recinto al di là del mio giardino. Le vedo al di là dei miei gerani che urlano l’ultimo rosso. Tutto è in declino. Perfino la nostra libertà.

Siamo recintati isolati controllati ammoniti perfino da noi stessi. Il nonsideve alberga nel nostro cuore etico.

Qui l’aria è pura. Ma penso alle madri che accarezzano il vetro nelle case di cura perché è vietato il contatto con il figlio.

Forse per questo ho voluto mia madre vicina per un mese. Per vederla nella sua corporeità ogni giorno a me accanto. Travalicando ogni vetusto risentimento. È giunto il tempo di essere accanto in modo silenzioso costante e composto a chi amiamo senza nulla chiedere: soltanto donando.

( Forse, il segreto delle seconde ondate è proprio questo: non la stagione fredda e nemmeno la mutazione del virus, ma una mutazione della nostra psicologia. – Paolo Giordano – Corriere della sera )

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Amore

Il volersi bene

Dal web

Il volersi bene sta tutta in questa immagine. Non ci sono ostacoli barriere guanti plastica mascherina per chi desidera soltanto abbracciare il proprio caro.

A me, come penso a tutti, è mancato davvero molto l’abbraccio. Il contatto con il corpo di un’altra persona. Qualcuno ha avuto il conforto, in questo periodo di lockdown, di avere il proprio amore vicino. Qualcuno è rimasto solo ad affrontare paura ansia angoscia.

L’immagine è stata tratta da un quotidiano online. Due coniugi finalmente si rivedono e si abbracciano. Tra loro una cortina di plastica.

Ho già scritto precedentemente, ma lo ripeto: studi scientifici hanno rilevato che abbracciarsi non solo fa bene all’umore, ma anche al cuore poiché questo gesto aiuta a ridurre la pressione sanguigna e ad aumentare la frequenza del battito cardiaco.

Se, d’altra parte, è stata istituita la “Giornata dell’abbraccio” una ragione ci sarà.

Ormai hanno aperto le gabbie, basta vedere le immagini delle spiagge italiane nel fine settimana, e quindi il contatto fisico è tornato.

Così come il bacio e la carezza un abbraccio non si può pretendere. Sono quei gesti che nascono dal cuore e i cui benefici tornano nel cuore.

Chi non ha bisogno di abbraccio e non abbraccia non sa voler bene: è un essere chiuso nella sua torre eburnea incapace di dare. Il fenomeno – che pare in forte espansione – dei soggetti affetti da narcisismo patologico ne è l’emblema.

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Attimi

Il momento

Il momento più straziante di questo periodo epidemico è quando incontri chi ami e non lo puoi abbracciare.

Oggi dopo molti mesi ho rivisto le mie donne: mia madre e mia figlia. Sono venute finalmente a trovarmi attraversando le regioni. È stata una bellissima giornata.

La cosa più straziante è stata non poter abbracciare mia figlia perché noi abbiamo un rapporto molto fisico e anche l’ultima volta che era stata qui siamo state accoccolate sul divano a coccolarci. Vicine.

Non sto a dire quanto mi manca un caldo abbraccio. E anche a lei. È davvero terribile: per chi manifesta il volersi bene anche attraverso il contatto corporeo, non poterlo fare.

È terribile perché pone un muro. Una distanza aliena. Non voluta istintivamente e affettivamente. Al momento della partenza non potersi abbracciare è contro-natura. E strazia il cuore.

Lo può provare e capire solo chi sa cosa vuol dire un abbraccio.