
Occorre: star attenti, stare svegli, stare pronti…
essere informati preparati e soprattutto non esser tonti
Bisogna: leggere, conoscere, valutare
Dialogare, mediare – mai lasciarsi andare
Non deprimersi, non comprimersi, fluttuare
Non disperare…
È bene: zigzagare, non prendere posizioni,
Senza particolare affiliazioni, esagerazioni…
con molta moderazione
Ascoltare i dibattiti televisivi,
farsi inondare dai bla bla ossessivi…
Chinar la testa ed esser un po’ cretini.
Rinnovarsi per stare al passo con i tempi
Correre e riposare per esser sempre clementi:
Avere un sorriso smagliante la mattina
Non aver troppa stanchezza se la vita poi declina…
Prendersi qualche breve pausa di riflessione
Non arrabbiarsi con l’ennesimo coglione
Essere un esempio vivente di salute e progressione
Vedere allontanarsi il paletto della pensione…
Sentirsi colpevoli per le isole di plastica nel mare
Anche se chi governa continua a far quel che gli pare…
Sapere di cosa buona, quasi appena sfornata
Tutto questo coprendo un’aria insana e disperata.
Stare al passo con i tempi e farsi un botulino
Anche se poi di mummia mostriamo il visino.
Prendere il pacco natalizio e fare un inchino
Credere che c’è un senso in tutto questo amaro destino.
Non darla vinta alla voglia bastarda
Di mandare tutto, ma proprio tutto, a gambe all’aria.
Osservare un minuto di silenzio
Battere le mani nel muto consenso
Credere che chi che governa lo fa per noi
Anche se gli affari – alla fine – son sempre i suoi…
Avere una pazienza infinita…
Nell’ansa scolorita
Di una vita indefinita
Da un’antica e pesante
– Interminabile fatica –
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