
Nei commenti scrivevamo quanto è difficile a volte apprezzare i programmi televisivi… In genere è così anche per me.
Ma quando arrivano i primi freddi, e le prime lunghe ombre autunnali, mi piace ritrovare alcune trasmissioni che ritengo ben fatte e gradevoli.
Una di queste è Geo. Sarà che ormai ho sposato una vita alpina e montana, un po’ severa e antica nei ritmi respiri e ambienti, che collimano con la filosofia base di questa bella pacata trasmissione.
A Otranto è passata parte della troupe del programma. Camminavano adagio chiacchierando così come nelle puntate. Senza fretta. Come in un pomeriggio in famiglia cucinando sferruzzando o lavorando con le mani paglia maglia lana fieno… Legno. Un sapore antico e perciò moderno.
Ieri mia figlia mi ha mandato l’immagine del cotone colorato a tinte naturali per fare il macramé. Mia figlia è giovane eppure è in linea con queste attività antiche che ormai sono tornate moderne e salva vita dopo il lockdown e lo stress da corona virus.

Recuperare i tempi lenti del fare a mano. Io sto decorando tondini di legno con pittura per il gruppo locale in vista del Natale.
Geo ha questo sapore e gusto che si fa assaporare con lentezza che mi piace. Non sopporto più le trasmissioni in cui c’è velocità sopraffazione voce troppo alta e poca educazione.
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