È incredibile la continua mutevole crescita dell’erba. È incredibile come, così velocemente, copra – con la sua chioma verde – la terra prima brulla. S’innalza in verticale con i suoi lucenti fili creando arazzi verso il cielo. Riempie lo spazio.
Amo talmente l’erba che mi spiace persino quando torno a casa e sono arrivati i giardinieri a spazzarla, tagliarla, toglierla via dal rettangolo del giardino.
Starei ore a guardare tutte le forme vegetali di un prato in primavera e in estate. Ad annusarne il profumo. Ieri siamo passati in una grande radura dove era stata falciata: giaceva supina con gli odorosi capelli biondi.
Tra i regolari, geometrici giardini all’italiana o alla francese, ho sempre preferito la selvatica anarchia del giardino all’inglese.
Mi piace vedere l’irregolarità delle forme, delle altezze, la mescolanza dei colori dei fiori spontanei.
Mi piace la texture di luce/ombra data dai fili sottili, spessi, carnosi, lucenti; l’intensità di tutti quei verdi.
Molti anni fa a un corso il relatore di un corso di self help ci ha fatto scegliere un colore. C’erano tanti barattoli con tutte le tinte del prisma cromatico. Ho scelto il verde. Avevo bisogno del verde.
Scrive Kandinsky:
“Il giallo diventa facilmente acuto e non è mai molto profondo.
Il blu difficilmente diventa acuto e non può sollevarsi a grandi altezze
Mescolando questi due colori diametralmente opposti in un equilibrio ideale si forma il verde.
I movimenti orizzontali, quelli centrifughi e centripeti, si neutralizzano a vicenda.
Nasce la quiete”.
È la conclusione logica, a cui è facile giungere in teoria. Ma anche l’effetto ottico e, attraverso l’occhio, l’effetto psichico ce lo confermano.
È un fatto noto universalmente, non solo ai medici ( e in particolare agli oculisti ).
Il verde assoluto è il colore più calmo che ci sia : non si muove, non esprime gioia, tristezza, passione, non desidera nulla, non chiede nulla.
Questa assoluta assenza di movimento è una proprietà benefica per le persone e le anime stanche, ma dopo un po’ di tempo il riposo può venire a noia. I quadri dipinti in un’armonia di verde lo dimostrano.
Basta uno squillo rosso per rompere la monotonia.
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