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Attimi

I Ching

Era davvero molto tempo che non interrogavo Il libro dei Mutamenti – I Ching. È un libro sapienziale e anche qualcosa di più misterioso.

Occorre usarlo con cautela e animo aperto per chiedere ed eventualmente, capire.

Anche oggi mi ha stupito e meravigliato per l’incredibile senso dei responsi. Così legati al momento storico e al mio momento emotivo.

Stranamente mi sono uscite 3 linee mobili per cui gli esagrammi risultanti sono stati due. Il primo :

mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta perché è esattamente l’analisi della attuale situazione politica. Il ristagno.

Per chi ha il libro può verificare.

E per chi legge almeno un quotidiano consiglio la lettera di Antonio Scurati di oggi sul Corriere on line. Di una chiarezza che non è facile trovare.

Dal responso dell’esagramma P’i – Il Ristagno ” Superiori e inferiori non sono in relazione e sulla terra regnano scompiglio e disordine.

Il secondo esagramma dovuto alla trasformazione delle linee mobili è I – Gli angoli della bocca.

La quiete fa sí che le parole che escono dalla bocca non oltrepassino la misura, e il nutrimento che entra nella bocca non oltrepassi la misura. Questa è la cura del carattere.

Io mi sto esercitando nel primo sforzo quello di non far uscire parole che oltrepassino la misura e vi assicuro che il mio karma mi sta mettendo a dura prova. Tacere con persone che ti offendono profondamente e ledono la tua dignità con una perfidia sottile non è davvero così semplice.

Per quanto riguarda la moderazione nel introdurre cibo direi che non ho bisogno di particolare sforzo nell’essere moderata: il mio pranzo domenicale è stato un pezzo di parmigiano e una albicocca.

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Attimi

Chissà

Ho bisogno di un consulto. Il Libro dei Mutamenti o I Ching va preso in mano e consultato quando ce n’è veramente bisogno.

Vediamo cosa mi suggerisce in questo periodo di massima allerta.

Getto le tre monetine. Ecco il responso in sintesi.

Il primo esagramma è: K’uei con due linee mobili che danno un secondo esagramma: Wu Wang.

La sentenza: L’innocenza. Sublime riuscita. Propizia è perseveranza. Se qualcuno non è retto ha disgrazia, e non è propizio intraprendere qualche cosa.

L’uomo ha ricevuto dal cielo la sua natura originariamente buona, affinché essa lo guidi in ogni suo movimento. Nell’abbandonarsi a questo influsso divino che è in lui, l’uomo acquista una genuina innocenza, la quale, senza secondi fini di compenso o vantaggio, agisce solo nel giusto con istintiva sicurezza. Questa sicurezza istintiva opera sublime riuscita ed è propizia per perseveranza. Ma non tutto ciò che è istintivo è natura in questo significato superiore della parola, bensì soltanto ciò che è retto, ciò che coincide con la volontà del cielo. Senza questa rettitudine un modo di agire istintivo, sconsiderato, produce solo disgrazia. Confucio dice in proposito: Chi devia dell’innocenza, dove va a finire? La volontà e la benedizione del cielo non accompagnano i suoi atti.

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Ethos

Gli angoli della bocca

Eletta ha consultato I CHING.

Quando non hai più forze e pare che gli dei si divertano a mettere tutto il tuo mondo a soqquadro, non resta che aprire piccoli spiragli di luce.

L’esagramma che è uscito per primo, con il lancio delle tre monete, era talmente chiaro e sincronico con la mia situazione da lasciare a bocca aperta.

Ma c’erano due linee mobili, quindi occorreva vedere il responso.

Il segno è l’immagine di una bocca aperta. Attraverso la bocca si ingeriscono i cibi per nutrirsi ma anche si emettono parole. Interessante il movimento contrario di un’azione e dell’altra: mangiare e bere sono moti che vanno dall’esterno verso l’interno; le parole sono un moto che va dall’interno verso l’esterno.

Entrambi i generi vanno moderati dalla quiete. La quiete fa sì che le parole che escono dalla bocca non oltrepassino la misura, e il nutrimento che entra nella bocca non oltrepassi la misura. Questa è la cura del carattere.

Molto interessante anche la notazione: volete capire chi è veramente qualcuno? Osservate a quale parte del suo essere dà particolare importanza. Per capire se è nobile o inetto.

Chi cura le parti insignificanti del suo essere è un uomo insignificante.

Chi cura le parti nobili del suo essere è un uomo nobile.

Chiaro. Lucido. Semplice. Crudo e senza tanti fronzoli. Osservare e tirare le somme. Io le ho già compiute.