“Quando non mi ha a portata di mano per servirlo a tavola, un grembiulino bianco e la lunetta ricamata di pizzo tra i capelli, quando non gli servo, come una consumata serva, il piatto al desco; quando non sto seduta sul rosso divano a fargli compagnia solo respirando piano, senza muovere le labbra per emettere suoni che possano interrompere la lunga ripetuta litania delle pubblicità; quando non sono quella figura eterea che camminando a piedi nudi si sveglia prima e fa colazione nel gelo della sala mentre si scalda la temperatura e il sole filtra adagio mentre il Signore dorme avvolto nelle sue maschere nel grande letto matrimoniale; quando non mi ha a tiro, che allungando un braccio è possibile toccarmi, quando non può dirigere i suoi capricci sul mio corpo vuoto.
Solo quando sono lontana, non presente nel suo cono d’ombra: di me dimentico ripone ogni volontà di laccio nello zaino. E più non cerca il corpo e il viso. Allunga allora le ore nelle sue inutili zavorre senza accennare un piccolo volo. Catturato da ore digitali da forum e fori passa le notti tra immagini statiche come farfalle infilzate in teca.
A nulla serve il fantasma dell’amata che già chiedeva inutile presenza. A nulla serve l’avvertenza della psicologa che già ribadiva la nociva pratica notturna. A nulla servono le esperienze e cicatrici. Lui non apprende mai. Sbatte e risbatte la testa alla finestra cercando un varco agli occhi: mai ricorda d’essere ormai eternamente cieco”.
Ieri sera, per ridere un po’, ho scelto di vedere un film di Aldo Giovanni e Giacomo: Tu la conosci Claudia? Ho davvero riso, specialmente per le gag di Aldo. Mentre guardavo e mi divertivo pensavo: “Incredibile come venga continuamente ripetuto ovunque il tema del marito distratto, della moglie stanca di serate annoiata davanti alla televisione con lui accanto incapace di un gesto nuovo che rompa lo schema del sesso il sabato sera. E così lei si cerca e trova un amante”.
Tutto già scritto detto raccontato recitato musicato in tutte le salse eppure ancora oggi è così. La noia, la sicurezza che tanto lei c’è, l’incapacità di inventare ogni giorno un rapporto vivo, la dipendenza dagli schermi che schermano, la pigrizia ( mai un giro, un we fuori porta, una sorpresa, un regalo, una cena fuori… ). E ieri, più di ieri, anche oggi la donna, annegata nell’indifferenza e nella mancanza, cerca un amante. Un amante ama. Almeno.
Consiglio caldamente la lettura del libro di Recalcati: “Non è più come prima” a tutti gli uomini ciechi che quando hanno una donna da tempo al fianco non la vedono più nella nebbia dell’indifferenza.
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