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Psiche,

Psiche


“Così Psiche, senza volerlo, incappò nell’amore di Amore.

Allora, vieppiù infiammata dal desiderio di Cupido, china su di lui, con le labbra schiuse per baciarlo, gli lancia ripetutamente baci forti e ardenti, e teme di svegliarlo”.”


Il cammino di individuazione di Psiche é un processo di plasmazione delle forze uroboriche fino allora prive di forma.

All’inizio, sotto la malia dell’Eros- drago, Psiche vive in uno stato di totale incoscienza; vive nello stadio palustre di Bachofen nel quale il ciclo uroborico si svolge nelle tenebre, non violato da coscienza alcuna, non disturbato né deviato da illuminazione alcuna.


É vita in sé, vita di un’esistenza condotta nella totale oscurità, paradiso di piacere del drago, in cui tutto sfocia sempre di nuovo nel buio dell’inconscio.


L’azione di Psiche ha spezzato definitivamente questo circolo.


Hanno fatto irruzione luce e consapevolezza, e relazione individuale e amore hanno preso il posto del piacere anonimo e dell’oscuro abbraccio della mera istintualità “.


Per chi volesse approfondire: Erich Neumann – Amore e Psiche – Astrolabio

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Attimi

Inconscio

Rielaborazione grafica di Eletta

Incredibilmente c’è ancora qualcuno che non conosce e non crede all’esistenza dell’inconscio… consiglio qualche lettura di base psicologica.

È l’inconscio che ha guidato il sogno di stanotte. Un sogno angosciante che ricalca l’atmosfera cupa della pandemia e i suoi effetti ansiogeni.

Ero in stazione ma non prendevo treni. Cercavo di andare da qualche parte che forse era casa ma c’erano cunicoli e gallerie strette, e una bicicletta che mi veniva presa. Incontro una bambina che mi parla imprecando e parlando in modo veramente volgare con mio grande stupore per poi cambiare repentinamente stile e con calma e saggezza mi spiega il perché della sua situazione raccontandomi dell’ambiente funesto e miserando in cui è cresciuta.

Mi sono svegliata scossa da questo incubo. Siamo come topi intrappolati in una scatola. La stazione del sogno era piena zeppa di folla. Diventeremo agorafobici.

Non trovare la strada, non avere un mezzo per transitare andare recarci tornare, non avere un percorso lineare semplice non contorto.

La bambina forse ero io che imprecavo volgarmente tutta la mia rabbia. Chissà. Il linguaggio del mondo onirico non è da interpretarsi con un semplicistico libro dei simboli freudiani. È l’atmosfera onirica che ci indica lo stato emotivo.

Di giorno calmi e razionali. La notte volano i fantasmi. Il mio spazio emotivo è fortemente disturbato da quello che sta avvenendo per il pericolo pandemico.

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Psiche Sogno

Inconscio

Non è questo il luogo in cui lascio spazio al mondo notturno onirico, ma oggi desidero dare una veloce pennellata. Stamattina mi sono svegliata con il lascito immaginifico del sogno: un nero enorme scorpione e l’uomo seduto. Ho scritto – per non lasciarlo evaporare – alcuni veloci appunti di memoria. Quello che ricordavo delle scene.

Vi voglio parlare dell’uomo seduto con le spalle al tavolo. Nel sogno gli dicevo che non era cortese dar le spalle a me e agli altri amici.

Ieri sera mi ero accordata con lui e degli amici per pranzare oggi nel nostro solito ristorante. Tutto era a posto ieri sera prima che scivolassi nel sonno. Eppure il mio inconscio sottolineava, catturando fili invisibili, che l’uomo avrebbe voltato le spalle a noi al tavolo alla compagnia.

Stamattina alle undici l’uomo mi ha telefonato per dirmi che purtroppo stava poco bene e non poteva venire a pranzo. Così a pranzo la sua sedia è rimasta vuota.

Non tutto quello che è diurno è visibile, non tutto quello che è notturno è invisibile.