
Considerato il caldo estivo oggi vi propongo un giochino: leggete e provate a ipotizzare nei commenti perché Elettra é così stupita che il suo compagno non si accorga di che calze ha indossato oggi. Per la prima volta.
Prima scena
Aveva appoggiato il piede sulle sue gambe. Quel divano era davvero scomodo e non poteva fare a meno di allungare le gambe. Soprattutto dopo il piccolo viaggio che Elettra aveva dovuto affrontare per raggiungerlo.
Goffredo le aveva accarezzato il piede.
– Belle queste calze. Sono nuove?
– No.
– Non le hai mai messe o, perlomeno, io non te le ho mai viste.
Elettra rise.
Seconda scena.
Elettra aveva allungato le gambe sul divano, i piedi sulle sue gambe.
– Vediamo se si accorge.
Lui aveva continuato a parlare di tutto e di niente. Non aveva guardato le calze bianche. Non aveva detto nulla. In realtà lui non si accorgeva mai di niente. Non vedeva. Le superfici erano trasparenti. Mai una volta che le avesse detto:
– Hai fatto un salto dal parrucchiere? Come stai bene.
Oppure:
– Hai una nuova maglietta? Bella.
Oppure brutta. Quel maglione non ti dona, preferisco quello blu. Oppure : che libro stai leggendo? Che articolo hai scritto oggi?
Nulla. Mai nulla. Goffredo non vedeva nulla al di fuori di sé.
Elettra dentro di sé rideva per quelle calze bianche e il suo non accorgersi di niente. Possibile che non vedesse? Una risata amara che stava nel recinto del grottesco.
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La domanda è: perché? Perché Goffredo avrebbe dovuto accorgersi di quelle calze? E, magari, stupirsi?
Chi vuol giocare giochi.
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