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Attimi Simboli,

Linea spirale

Tra tutte le linee, prediligo la spirale perché dà l’idea di un moto perpetuo. Infatti è presente in molti miei lavori grafici.

La spirale è un simbolo grafico antichissimo e diffuso in molte civiltà arcaiche. Rappresenta un sistema dinamico che, a seconda del punto di vista, si avvolge oppure si svolge dal centro verso l’esterno o viceversa.

Scena di caccia decorazione di una stele funeraria micenea

Può darsi che gli antichi presero spunto da fenomeni come i vortici o i gorghi nell’acqua. Per questo motivo è plausibile l’associazione con l’idea dello sprofondare nella morte, ragion per cui queste spirali sono presenti nei blocchi di granito che nella preistoria – e nell’antichità – fungevano da sepolcri.

Il segno della doppia spirale unisce i due momenti dello svilupparsi e dell’avvolgersi cioè, in termini psicoanalitici, dell’evoluzione e dell’involuzione.

Quando il mio gatto riposa si acciambella su se stesso in una posizione chiusa e raccolta, come talvolta facciamo anche noi ricordando la posizione fetale.

Andiamo dentro nel riposo intimo.

Quando invece la spirale evolve dal centro rende un’idea elastica, di espansione all’esterno.

Inciso e colorato su roccia questa maschera rupestre rappresenta una sovrana mitica degli Indiani del Nord Ovest

Questo omino raffigura un personaggio mitico degli Indiani Hopi, chiamato il custode del respiro, infatti dalla sua bocca sorge la doppia spirale simbolo dell’aria che permette agli uomini di vivere.

Se seguite il segno della spirale dal basso verso l’alto potrete notare che è eseguito con una continua traccia fluida dall’inizio alla fine.

È esattamente lo stesso modo usato da me per tracciare la doppia spirale senza mai staccare lo strumento dal foglio: dall’inizio alla fine. Io lo trovo estremamente rilassante infatti è spesso presente nei biglietti augurali che sia nel primo lockdown che in questo, io amo fare.

( Le ultime due immagini sono tratte da Il mito – Jaca Book)

Raffigurazione dell’uovo cosmico: è avviluppato da un serpente la cui spirale può rappresentare lo svolgersi del tempo. Il serpente nei miti di molti popoli compare come animale legato all’uovo cosmico, all’origine del mondo e della creazione.

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Persone

Ariete

Immagine fotografica di Eletta

Oggi un amico ariete mi ha raccontato un fatto successo ieri che evidenzia la caratteristica del segno zodiacale: l’immediatezza. Le persone di questo segno astrologico sanno decidere all’istante, senza mediazione e ripensamenti.

Mi ha ricordato un fatto accaduto più di dieci anni fa. Con un mio innamorato di quel segno. Un uomo ariete.

Il mio fidanzato di allora si era davvero comportato in modo inqualificabile con me. Era estate e avevo conosciuto R. ciuffo sugli occhi e alto corpo dinoccolato. Avevo ballato per lui sul pavimento di cotto sotto la volta di mattoni della sua sala. Otto, il suo cane spinone, mi guardava contento.

La seconda sera sotto la luna piena che si specchiava nel lago R. mi aveva detto: – Ti amo.

Nei mesi estivi del nostro strano rapporto, mi chiedeva sempre di restare a dormire accanto al suo corpo avvolto nel pigiama e a volte restavo, in quei mesi gli avevo raccontato del mio ex e delle efferatezze. Delle sue violenze.

Era una domenica di fine luglio quando R. arrivò da me dopo un pranzo con i fratelli. Eravamo seduti nella mia grande sala a berci un caffè quando mi disse: – Andiamo.

– Andiamo dove? Lo guardai interrogativa. Andiamo dove lui è. Andiamo a trovare la tua amica che non vedi più perché lui si è comportato male. Metti le scarpe, si va subito.

Per andare dove lui si trovava, cioè nel paesino montano dove avevo passato sei anni al suo fianco, ci voleva un’ora e mezza. Nel viaggio telefonai a M. la mia amica. Ci potevamo vedere per un aperitivo in piazza alle 18.

E così fu. Ricordo gli occhi verdi di M. Non poteva credere che in pochi mesi fossi lì con quel nuovo bel ragazzo dal ciuffo sugli occhi.

Passammo una bella serata con cena nel migliore ristorante. Non vidi il mio ex. Ma l’eco della mia visita si propagó per tutta la valle sicuramente rovinandogli non solo quell’estate.

Ecco perché ho un debole per gli uomini del segno dell’ariete: hanno una immediatezza nel decidere e osare che fa girare la testa e il destino.

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Scrivere

Parole sepolte 

Sto ricamando pagine e pagine calligrafiche. È un ottimo passatempo in questo momento di tempo sospeso. Coprire le parole e ricamarci sopra – linee spirali fiori foglie – è come seppellirle. La carta rimane come palmo aperto, pieno dei resti dei semi neri.

Potrei strappare tutto. Preferisco invece mantenere la traccia sottesa: i solchi coperti. Il rastrello che riporta un po’ di umida terra sulle ferite.

Non guardo e non leggo mentre faccio l’operazione.

Non desidero vedere quello che vado a coprire cancellare sotto- mettere.

In fondo non ha senso sapere quello che si è andato depositando giorno dopo giorno nel granaio.

È già diventato farina e pane. È già stato masticato inghiottito defecato eliminato. È già tornato terra.

È già insignificante. Senza emanazioni. Ha perso ogni sostanza energia vitale. È solo resto residuo scoria avanzo. Un accidente. Un’impronta fossile di piccole zampette di ali ramage trasparenti. Ali che non volano da millenni. Esaurita la loro funzione.

Quindi passo con uno strato decorativo le piccole salme delle parole morte. Estinte. Esaurite. Non più vive e vitali.

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Parole

Foglietti e

La bonifica non termina mai.
L’ultimo reperto archeologico è sorto mentre l’uomo mi appendeva le vetrinette che la maldestra donna, spolverando, aveva fatto cadere.
Il piccolo terremoto ha sbalestrato tutti gli oggettini che vi erano riposti. Cosine d’argento e piccoli libriccini.
All’uomo che ha trapanato, come ringraziamento, ne ho regalato uno. Lui per correttezza e cortesia l’ha dimenticato sul tavolo: la mamma non gli ha insegnato a prendere e ringraziare.
Uno piccino di cuoio ha attirato la mia attenzione e così l’ho aperto. Una magnifica dedica in lettering gotico. E poi, pagina dopo pagina, piccoli collage che di me parlavano. Me lo sono immaginato il mio Principe curvo con colla e forbicine a farmi la sorpresa.
Così lui torna sempre, nonostante la bonifica del trasloco e tutte le pagine buttate stracciate bruciate.
Lui sbuca sempre da un angolo impolverato, da un libro intatto e dimenticato.
Lui salta fuori a sottolineare la totale disperata assenza di gesti e di parole che corona oggi la mia vita.