Al sole

Si sta seduti sulla panchina al sole a disegnare. Tempo fa avrei inciso il mio nome insieme a quello del mio amore. C’era il “nostro privato salotto” in mezzo al bosco, due panche di legno e un tavolo.

Qui, verso il lago, c’è un sasso – meglio dire un masso perché è grandicello, che ha inciso il nome di un abitante: El sass du P….

È bello segnare i posti con i nomi di chi ci sta. Quel masso ha preso il nome del tipo che amava sedersi sopra. E così anche una panchina può diventare mia. Come un’altra panchina può diventare quella di una coppia. Per esempio del marito e moglie che stamattina mentre disegnavo si sono fermati a fare due chiacchiere per poi andare a sedersi più in là.

L’ambiente è di chi lo abita. Chi abita appartiene a un ambiente.

P. s.

Solo stamattina tornando a quella che pensavo “la mia panchina” mi sono resa conto che è già di qualcun altro. Forse di una certa Carlotta….

19 pensieri su “Al sole

  1. Io non l’ho mai fatto (da piccola mi avevano insegnato che non era lecito “deturpare” ciò che non mi apparteneva e mi avrebbero punito). Mia figlia, invece, da piccola “segnò” molto profondamente l’angolo di un tavolino su cui si appoggiava per disegnare e anche il legno di una finestra dalla quale amava guardare fuori.

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          1. Ogni tanto passa per la mente anche a me, ma poi mi accorgo che la tecnica non la conosco bene e forse nemmeno bene le qualità del legno, dei vari legni. Un conto è modellare, altro scolpire, se pure un materiale più morbido rispetto alla pietra.

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  2. Bellissimo pensiero, Eletta🌹. Dare un nome, inciderlo è come appartenere a quel luogo a quell’oggetto. È come dare un nome a un figlio o a una figlia: lo stesso sangue circola nelle vene, un sangue che non è materia ma spirito.

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