Quando fui scalzata

Da Pinterest

Vi è mai capitato di aver qualcuno che vi ruba il palcoscenico?

A me sì.

Non si trattava della parte in una rappresentazione teatrale, ma della seconda serata di presentazione del mio libro.

Sapete chi ha fatto in modo di rubarmi la seconda serata di presentazione? Il mio grafico.

Persona di un narcisismo esasperato, aveva un bisogno assoluto di splendere al centro della scena. Da solo.

Così si mise in rapporto con l’Assessore alla Cultura per avere una serata in cui avrebbe presentato l’impianto stilistico e grafico del mio libro. Peccato che si dimenticò di avvisare l’autrice cioè io.

Fui avvisata dall’assessore a data fissata. Mi infilai tra il pubblico a vedere l’ostentata esibizione dell’omino.

Con largo profusione di parole spiegava le sue ardite pagine e impaginazioni, i suoi segni grafici e colori.

Non mi risulta ci debbano essere due serate di presentazione per ogni libro : uno con l’autore e una serata per chi ha curato la copertina.

Da allora non ho più voluto il suo servizio professionale per i miei libri. E non ho più voluto neppure vederlo. Neanche dipinto.

Anche perché la prima serata di presentazione del mio libro fu organizzata in ogni minimo particolare da me, compreso l’impegno economico per pagare il rinfresco, l’attrice e la pianista. In quella situazione l’ometto non mi diede una mano in nulla e non sborsò nemmeno un centesimo… sicuramente quando a fine rappresentazione tra gli applausi, salii sul palco per ringraziare tutti e lo citai e ringraziai, lui si rodeva per non aver avuto abbastanza luce.

Questione di stile : nella mia prima serata avevo fatto in modo di essere quasi invisibile, seduta in prima fila, poiché mi interessava far conoscere la mia scrittura e non me. E furono i miei versi, declamati mirabilmente dall’ attrice che avevo scelto, accompagnata dalla pianista a splendere. Non io.

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