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Rallentare il ritmo

Siamo tutto il tempo di corsa. Tremila cose da fare. Quanto è importante rallentare il ritmo? E perché?

Semplicità volontaria significa recarsi in meno anziché in più luoghi in un giorno, vedere meno per vedere di più e meglio, far meno per fare meglio, acquisire meno per avere di più. (Kabat-Zinn)

Se penso a quante inutili cose ho acquistato e a quanto ho buttato. Ora fare meno è anche un principio ecologico: prendo un solo capo di vestiario puntando sulla qualità invece di prendere cento vestiti di plastica… Evito di riempire il frigo con cibi che in parte butterò. Invece di salire in vetta per mettere la bandierina e i manifesti, faccio un percorso lento assaporando ogni visione. Ogni attimo.

Rallentare i ritmi significa anche essere ecologici. Meno e non più. È praticare una ecologia della mente ricordando che siamo tutti interconnessi e ogni nostra scelta ha cadute di ampia portata sull’ambiente.

Ci sono persone che non sanno stare fermi. Semplicemente fermi. Senso di colpa dovuto a una educazione dove produrre fare e consumare è l’imperativo.

Si pensa di far tacere l’ansia buttandosi in tremila attività fuori di noi. Forse bisognerebbe semplicemente stare fermi. Sentire tutto anche il nostro mal-essere stando semplicemente in presenza di quello che capita. Allenarci alla semplicità, al meno invece di più.

Siamo tutti accumulatori seriali. Diamoci uno stop.

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Attimi

Hitchcock

Quali film o serie TV hai visto più di 5 volte?

Più di cinque volte nessun film o serie.

Ho visto e rivisto alcuni film di Hitchcock – La donna che visse due volte – Psico – Gli Uccelli – La finestra sul cortile – e altri film di Woody Allen. Match Point per esempio. Io e Annie.

Ci sono film che non annoiano mai. Perché sono ben fatti: tutto funziona. Come Harry ti presento Sally. O:

https://youtu.be/LkEX_EqBeq8

In genere sono affezionata ad alcuni registi e ad alcuni attori/attrici.

Gwyneth Paltrow per esempio. Mi è molto piaciuto anche nel remake del film di Hitchcock : Delitto perfetto.

Sono piuttosto selettiva e un film mi deve piacere dalla prima sequenza. Se non va, non va. Questione di atmosfera fotografia e regia. In genere detesto i film attuali e di botteghino italiani. Adoro Sorrentino. Punto.

L’unica serie che sono riuscita a vedere due volte, perché mi è davvero piaciuta è stata : La regina degli scacchi.

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Attimi

Felina

A quale animale ti paragoneresti e perché?

Sicuramente a una pantera. Per i movimenti lenti e l’agguato. Per il nero lucente e lo sguardo giallo che ferisce la notte. Perché attende e poi piomba. Senza perdono. Perché total black è eleganza.

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Pietre

Era da molto tempo che non facevo questo percorso che ora si trova proprio dietro la mia nuova casa.

È un percorso che porta a un’alpe. Dove ci sono mucche dal lungo pelo rosso.

Stamattina ne ho fatto solo un pezzo perché è una salita con alti gradini in pietra ed è una sollecitazione non benefica per i legamenti delle ginocchia.

Man mano che si sale la vista si apre a nuovi scenari. Il profumo è di resina e muschio.

La discesa è più impervia della salita perché le pietre sono alte e scivolose per l’accumulo delle foglie e l’umidità di qualche sorgente.

Faticoso come tutti i nuovi percorsi. Ma apre la possibilità di vedere nuovi panorami.

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Attimi

Rapidi bisbigli

S’odono rapidi bisbigli

un sussurrar lieve

un amo appeso nell’ombra

oscilla.

Non sbava l’inchiostro

sullo schermo liquido.

Hai piccoli cunei: aguzzi come spine

passano il confine e

mi rendono una luce

che non sapevo

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Attimi

Erebie

Erebie nere- dalla setosa lanugine

stanno nell’ombra – nella loro cella

in attesa della fuga.

A paragone del buio

la luce è il vuoto.

Occorre un lungo sonno

racchiuso nel desiderio

prima del volo.

Erebie nere

ferme negli arabeschi d’ombra:

prima della gradevolezza eterea

di ogni altezza…

Chiuse nel bozzolo

delle iridescenti nebbie.

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Attimi

Ozio


Mi prendo il dolce tempo dell’ozio. Nuda dopo la doccia nel mio fumoir. Nuda e mollemente adagiata come la Maya desnuda. Nuda e sola senza nulla ch’io non voglia. Senza impegni assillanti e pensieri avvolgenti. Senza cose da fare e da dire. Senza la tua ingombrante presenza. Il tuo baule borbottante. La tua nera aura.

Mi prendo il dolce tempo dell’assenza. Minuti vuoti. Ore danzanti di gocce e ghiaccio. Sto nel tepore del mio corpo. Sto bene senza interferenze. Quieta e lieta.
Oggi sono vacante e assente. Oggi sono mia.

https://wp.me/pbPX5e-1bu

Lo potete trovare anche qui ⬆️

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Luoghi

Trasformazioni

Dietro la legnaia c’è questa casetta, ricovero per attrezzi, della mia vicina.

Da pochi giorni il sole arriva alle 8.

Mi piace questo piccolo angolo che ha come sfondo alberi e rocce.

Poiché è il primo anno che vivo in questa casa ho deciso di fissare le trasformazioni nel tempo di questo luogo.

Ecco com’era alcune settimane fa dopo la nevicata:

Tra poco comincerà a ornarsi del colore delle rose. La mia casa – e la sua – é caratterizzata da alte piante di rose.

Ecco com’era questo angolo a fine agosto/settembre, quando ho iniziato ad abitare questa casa.

Tutto muta. Nulla è immobile e uguale a se stesso. Dovremmo imparare dal paesaggio la trasformazione. Invece spesso cambiamo il nostro abito, ma non il nostro modo di abitare il mondo.

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Attimi

Camminare nella neve

Dopo una nevicata la cosa più bella è camminare nel silenzio e nella neve.

Suoni di uccellini e qualche leggero plombeo pluff attutito di neve che cade dagli alberi. I cuscini intatti sulle panchine.

È in questi momenti che sono grata: di avere tempo per godere del silenzio lontana dal ritmo frenetico e assordante delle grandi città. Lontana dal rumore.

Solo profumo di neve e qualche eco degli sciatori che scendono sull’unica pista aperta.

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Attimi Noia

Cosa mi annoia

Cosa ti annoia?

Mi annoia la noia. Mi annoia la prevedibilità la banalità e la stupidità.

Mi annoiano le persone senza colore e sapore. Mi annoiano i discorsi senza senso. Mi annoiano le banali ripetizioni. Il gossip su persone di cui non mi importa nulla. Le trasmissioni stupide. Certi vip.

Mi annoia la mancanza di curiosità e l’ignoranza. I discorsi e le conversazioni vuote. Mi annoia la falsità. La mancanza di slancio vitale.

Mi annoia la lentezza esasperante di persone afflosciate senza spina dorsale.

https://wp.me/pbPX5e-1ap

Lieta di essere anche qui

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Attimi

Cambio di stagione

Dalla primavera all’inverno.

Da più 10 gradi a meno 10 gradi. Temperatura palindroma: 10/ 1 /1 /- 10

Quando ho guardato stamattina mi sono detta: hanno sbagliato, non è possibile. Invece rimane la previsione ed è confermata anche dall’altra app.

Tenendo conto che ormai da un mese (32 giorni per l’esattezza) sto fuori in giardino in maglietta per il caldo e il sole mi ha già abbronzata, tornare di colpo in inverno mi pare assurdo. Ma sembra che sarà così.

Questo clima impazzito influisce anche sul nostro sistema nervoso che sente alterati i classici e normali cicli circadiani. Oltre che, naturalmente influire sull’ecosistema.

Che tempi allucinanti. Comunque aspetterò a lavare i piumini che, a quanto sembra, serviranno ancora un po’.

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Casa Luoghi

Richiesta del giorno

Scrivi della casa dei tuoi sogni.

Nel mio periodo orientaleggiante: filosofia zen, meditazione e via dicendo, un compito era proprio quello di immaginare la casa dei propri sogni.

Allora stavo con il Principe così – da buon narcisista – amava auto nominarsi. Avevamo visto una dimora seicentesca sul lago con una torretta e un parco che digradava fino alla darsena privata. Salendo in torretta lo sguardo si apriva a trecentosessanta gradi con una vista mozzafiato su tre laghi. Un open space tutto vetrata.

Ecco: quella era la casa dei miei sogni. In quel periodo mai avrei pensato che dopo più di un decennio io, finalmente, avrei avuto un’altra casa dei miei sogni, ma in montagna.

Ho sofferto ai tempi quando il Principe non l’ha voluta comprare: quella del lago. Ora a distanza di tempo sono molto contenta di aver trovato questa altra dimora in montagna senza principi annessi.

Per chi crede nella Legge dell’attrazione io ho avuto quello che ho voluto. Solo in un tempo diverso e in un luogo diverso.

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Luoghi

Vecchie foto

Stamattina mi sono dedicata a versare migliaia di fotografie sul pc. È come vedere passare pezzi di vita e stagioni e momenti in un attimo. È vero, come ho scritto diverse volte che la fotografia di un tempo stampata su carta é tutta un’altra cosa, ma siamo in questo millennio e occorre adattarsi.

Mi ha colpito quanta neve c’era solo quattro – cinque anni fa

Basta guardare questo taglio nella strada per capire… Abito qui da sette anni e d’inverno c’era la neve. Punto. Inverno significava avere metri di neve qui in montagna.

La signora che incontro in Panoramica mi ha detto che quando era piccola c’erano annate che arrivava alle finestre del secondo piano. Lei ne ha vista e spalata così tanta che ora è contenta della mancanza di neve.

Invece a me spiace.

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Luoghi

Quattro gatti e poco più

In una giornata così con cielo blu indaco e temperature primaverili la cosa che lascia stupefatti è che in Panoramica non c’è nessuno.

La Panoramica è una bella stradina al cospetto delle cime che scorre quieta e assolata tra boschi e praterie. Lo dicevamo stamattina con la signora delle Nike portatrice di lunghi pezzi di legna: possibile che a parte quei soliti quattro gatti nessuno degli altri abitanti del paese dove abito trovino il tempo e la pena di farsi una bella passeggiata mattutina?

Che fanno tutto il giorno in casa? Abbiamo contato le persone che normalmente incontriamo: se va bene siamo in cinque lungo tutto il percorso. Altrimenti, come stamattina, in tre.

Chi ha pane non ha denti e viceversa. Come si fa a vivere in montagna e a non vivere l’ambiente e il panorama, l’aria il profumo il sole la neve della montagna? Mah.

Poi durante il fine settimana si riempie di turisti che fanno ore di auto per godersi quello che noi abbiamo gratis ogni santo dí.

Tempo permettendo, io esco. Sono una dei quattro gatti in Panoramica se non sono su al lago…

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Attimi

Collera

Esplodo dalla rabbia.

Questa potrebbe essere la didascalia al disegno analogico riportato sopra che esprime la collera.

Spero che non ti arrabbierai mai con me. Potrebbe dire chi lo vede.

I tratti utilizzati per esprimere la collera non saranno certo lievi e svolazzanti, ma saranno marcati aguzzi.

Esprimeranno velocità perché quando il sangue va alla testa di certo si agisce d’impulso.

Interessante, nei disegni analogici, anche l’uso dello spazio.

Se volete potete ritagliare il rettangolo dedicato alla collera per verificare quanto spazio é stato coperto o segnato e quanta aria é rimasta vuota.

La rabbia preme agita riempie tutto a tal punto da farci perdere il controllo. Occorre fare molti esercizi di respirazione per tornare a uno stato di quiete e calma, dopo un accesso di rabbia.

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Luoghi

I simboli

La mia nuova casa è piena di segni, date e simboli. Non mi sono ancora applicata a studiarli, ma sono davvero affascinanti.

1809 é la data incisa nella pietra del fornetto, grande risorsa di calore della sala.

Di fianco questa F che non so cosa significhi e un triangolo che pare un segno cuneiforme.

Poi c’è la trave che attraversa tutto il soffitto che è davvero come un geroglifico… Cosa vorranno dire questi simboli?

E per capire la data incisa occorre essere dei contorsionisti. Pare 1465.

Mi sono sbagliata la data è questa, l’altra immagine è una scritta. Comunque 1563 sempre una bella data antica.

A me pare incredibile vivere in una casa così antica. Chissà quante storie vi sono accadute, quante vite fiorite e appassite…

Legno e pietra che portano i segni del tempo. Come icone annerite dal fumo delle candele.

Anche per questo io amo questa mia nuova e ultima casa. Mia per sempre finché avrò vita.

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Attimi

Ora

Ora che ho le mani gelate e nessun guanto a coprirle: ora che non ci sono calde carezze a lisciare il pelo arruffato dei capelli gitani; ora che non naufrago più tra isole di turbe e pathos; ora che il sogno ha un confine così netto dal giorno; ora che non batte forte il cuore e sta chiuso nella sua gabbia come tana di volpe; ora sto muta chiusa ferma come una crisalide di gesso.

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Attimi Divertimento

Divertimento

Elenca cinque cose che fai per divertimento.

Per far divergere la mente io amo fare:

1 – Disegnare se possibile, perché le condizioni meteo lo permettono, en plein air cioè all’aperto. Disegnando ciò che vedo. Uso un blocco schizzi, pennarelli e acquerelli.

2 – Lavorare a maglia: ferri o uncinetto. Usare le mani e concentrarsi sui punti permette di entrare in un flusso in cui il tempo fluisce e i pensieri sono leggeri e volatili come nuvole che passano nel cielo. Una forma meditativa.

3 – Vedere un buon film o una buona serie. Sono piuttosto difficile e quindi la ricerca di un prodotto buono per me è piuttosto ardua. Ma se trovo un buon lavoro cinematografico mi ci immergo piacevolmente e per un po’ vivo un’altra storia e in un’altra dimensione.

4 – Leggere un buon libro. Anche in questo campo sono piuttosto difficile nella ricerca di ciò che mi aggrada. Un buon romanzo, come un buon film, per catturarmi deve intrappolarmi nella sua ragnatela espressiva e non lasciarmi libera fino alla fine.

5 – Camminare nella natura mi diverte. Come per le altre quattro occupazioni elencate divertimento per me vuol dire proprio “volgere altrove”, procurare uno stato di spensieratezza. Camminare nella natura per me, che vivo in montagna, vuol dire stimolare i cinque sensi e assaporare vedere bere il panorama.

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Animali Attimi

Far capire al gatto

Se potessi far capire una cosa al tuo animale domestico, quale sarebbe?

Gli farei capire che pesa. Adesso è sulla mia pancia e, se da una parte mi fa da scaldino, d’altra parte sono più di sette chili da avere addosso.

Gli farei capire che non c’è bisogno la mattina di venire a cercare la mia testa, per metà sepolta sotto le coltri, per baciarmi. Mi sveglio lentamente da sola.

Gli farei capire che non è lui che comanda. Che lo so che ha fame quando trilla. Sì il mio gatto quando vuole il tonnetto con le alicette emette un trillo da piccione.

Che lo so quando è ora di pulire la cassetta e non c’è bisogno di muovere istericamente le zampine sul pavimento.

Che capisco quando un cibo umido non è di suo gradimento e non c’è bisogno di fare lo sdegnoso coprendo la ciotola con un tappetino.

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Attimi

Il lavoro dei miei sogni

Qual è il lavoro dei tuoi sogni?

Il lavoro dei miei sogni è sognare. Sognare una realtà diversa. Staccarmi dalle brutture di questo mondo dominato dal dio denaro. Il lavoro dei miei sogni è oziare. Decidere senza vincoli orari diktat quello che desidero fare: mangiare dormire viaggiare disegnare fotografare leggere incontrare camminare stare.

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