Sorprese

I miei libri portano sempre traccia del mio passare. Sottolineature marginalia disegni simboli… solo in questo modo io leggo e solo in questo modo il libro diventa veramente mio.

Spesso mi rendo conto di aver già letto un libro, che pensavo acquistato e dimenticato, proprio per questi miei scarabocchi. Talvolta, come stasera, un libro ha anche una sorpresa per me. Sto leggendo “Introduzione alla psicologia analitica” di Jung. Sto rileggendo.

Non so come, forse riaprendolo dopo una pausa, mi sono resa conto di una scrittura alla fine. In una pagina bianca delle finali. Ho letto. Ho guardato attentamente la data. Sei anni fa.

Ecco il testo.

Quando tessi le parole

e mi avvolgi nel pacato filo

– bozzolo di seta –

lì mi rinchiudo assopita.

Parlami sempre

parlami ancora.

Quando disponi in ordine

le azzurre verità

così certe e nitide

sulla oscura superficie.

M’avvolgi nel kimono

così proteggi il cuore.

Proteggimi sempre

dalle lucenti lame.

Sento il tuo parlarmi

parlo il tuo parlarmi

vedo il tuo vedermi

amo il tuo amarmi.

3 – 9 – 2014

19 pensieri su “Sorprese

  1. Anche i miei libri sono segnati dal mio passaggio. In questi giorni ho cominciato la lettura del Saggio su Pan di Hillman, e ri- sfogliando alcuni testi di Jung ho trovato le immagini disegnate, schemi simili a labirinti. I tuoi versi sono un incursione più intima e profonda, mirabilmente ispirata.

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    1. Mi fa davvero piacere che anche tu leggi Hillman e Jung. Per me due maestri che hanno lasciato interessanti e dense interpretazioni della realtà. Grazie del tuo pensiero. 🍀🐞

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