Tarassaco

Immagine fotografica di Eletta

Sì, lo so: questo non è tarassaco, ma trifoglio. Il tarassaco l’ho già tagliato in giardino, mondato e cucinato come un erbazzone con le uova e pecorino.

Per fortuna non mi hanno tolto l’olfatto: chinarsi a raccogliere le tenere foglioline mi ha fatto inspirare l’odore del prato a primavera. Non c’è odore migliore: erba fiori terra. Odore di fresco e attivo, in fermento.

Oggi la mia vicina L. ha rubato per me dei narcisi. Le case verso la rupe sono di turisti. La casa dove sono fioriti i narcisi sono di una signora con i capelli bianchi che fa l’orto come me. Chissà quando potrà ritornare su, nella sua piccola casetta di legna e pietra? Comunque sia: ho visto i fiori che punteggiavano di giallo l’ingresso e ho esclamato: – Che meraviglia! Quanti narcisi.

In quella zona non vado mai. Mi ero avvicinata alla piccola fontana di pietra perché ho visto la mia amica che faceva legna con la suocera. Qui abbiamo la fortuna di poter scambiare due chiacchiere stando nei giardini che non hanno recinzioni o barriere.

La mia amica mi ha detto: Te li vado a prendere così li pianti. Tanto glielo dico io alla signora che, approfittando della sua assenza, ne abbiamo rubato due o tre. Ogni anno si moltiplicano da soli.

E così ha fatto. Ora anche il mio giardino ha tre narcisi.

6 pensieri su “Tarassaco

I commenti sono chiusi.