Scatti e sussulti 


Ho una vita tutta scatti e sussulti.

Un mondo di impalpabili ombre grigie.

Una terribile barriera di fil di ferro lungo una strada morbida e bianca.

Nuvole color malva denso.

Due alberi che drizzano fantomatiche dita.

Stanotte nel cielo la prima stella dietro un turbinar di leggera neve.

I lunghi fili scintillanti nel brivido dell’aria.

24 pensieri su “Scatti e sussulti 

  1. Ieri su fb è stata postata la fotografia di una pagina del libro di Fabrizio Corona (!). Settimo posto nelle classifiche. Non lo vorrei nemmeno da mettere sotto un tavolino che balla. Viva l’Italia

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  2. Ah, mi piace, sotto la scritta che riporti, ‘o scarrafunciello che cade all’indietro. Mi ricorda qualcuno che ho conosciuto da vicino e con cui la sera ci mettevamo comodi a discutere sui destini del mondo e anche dell’amore. In quel momento amavo Alessia che però dal ritorno delle vacanze si accompagnava con un altro. Disperato cercavi di entrare in qualche portone giacché una porta si era chiusa. ‘O scarrafunciello per mi riporta a quello, in letteratura, ma credo anche nella vita laterale, Gregor Samsa che una brutta(o nuova realtà?) mattina si risvegliò grosso scarrafone. E anche con lui discutemmo di varie cose tra cui la figura paterna e anche, come solito, dell’amore. Entrambi avevamo vecchie e nuove storie. Mi parlò di Milena, anche se nelle vesti di Franz. Gli accennai di Rossana mentre ci incamminammo per le stradine della città.

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  3. Ritornando nel tuo blog ho letto alcuni post e trovo la tua scrittura chirurgica e asciutta. Dopo un intervento chirurgico che la ferita, dopo la prima medicazione, sia asciutta è fondamentale. si procede a grandi passi verso la guarigione. E la tua scrittura percorre la guarigione del corpo e dell’anima.

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    1. Che gran complimento. Paratassi e ipotassi. Preferisco tagliare asciugare stringere. Mi piace la frase breve, asciutta – come giustamente scrivi tu. Ai periodi prolissi che trovo un po’ noiosi, tranne in ottimi scrittori. Buona giornata e grazie di aver letto il mio blog ❄❄❄

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  4. Una poesia può strutturarsi in scatti e sussulti come versi senza grasso o sbavature, all’osso, come gli occhi nudi della natura e chiamarsi fotografia dell’anima. In fondo, giù nel pozzo, cos’è l’anima. Sia in principio durante e alla fine è la sensibilità invisibile ma ramificata e prensile del corpo.

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