Prevaricazione

Oggi vorrei riflettere sul comportamento prevaricante. È un comportamento che hanno i dispotici. Prevaricare, infatti, significa imporsi ingiustamente con azioni estremamente autoritarie.

La persona prevaricante decide da sola anche se la propria decisione incide sulla vita altrui, anche se la sua decisione coinvolge altre persone direttamente. ( Faccio questa precisazione: ogni nostra decisione incide sull’ambiente circostante indirettamente ).

La persona prevaricante non ha necessità di confrontarsi, di chiedere il parere altrui: è un uomo ( o una donna ) solo al comando, se ne infischia delle truppe che dovranno semplicemente eseguire gli ordini. Nella vita privata è il padre padrone, il marito autoritario ( non autorevole ), il compagno dittatoriale non assertivo. Pare assurdo che esista ancora questa figura dopo la fine dell’epoca patriarcale. Invece.

Di fronte a scelte importanti questa figura sceglie: indipendentemente da chi gli sta attorno, familiari compresi. C’è da cambiare una casa, un luogo abitativo, c’è da scegliere cosa fare in futuro? Lui pensa, decide e comunica. Non si abbassa mai a porre le semplici e importanti domande: – E tu, cosa ne pensi? Sei d’accordo? A te cosa piacerebbe fare?

La persona prevaricante non vuole intralci alla sua imperiale scelta e decisione. Non intende perdere tempo attraverso il confronto. Non è in grado di prendere in considerazione altri punti di vista.

Normalmente è una persona mancante di empatia: che la propria scelta o decisione provochi sofferenza o disagio ad altri non gli importa. Il piccolo re sul suo piccolo trono vuole il suo balocco. Null’altro gli importa. Trascina con sé le marionette che ripone nella scatola con tutti i fili che gli serviranno a manovrare la prossima volta e la prossima volta. Finché, forse un giorno, aprendo la scatola la troverà vuota. A volte le marionette stanche fuggono a farsi manovrare da sè.

13 pensieri su “Prevaricazione

  1. il prevaricatore è fondamentalmente un insicuro che acquista sicurezza solo quando riesce a imporsi sui più debol..In genere è anche un intrallazzatore e i guai iniziano se arriva ad una posizione di poter. ciau.

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  2. La vita, ahimè, non è solo di due colori netti distinti: nero e bianco. E quindi, il prepotente e la vittima. Abbondano i grigi, in vasta gamma di intensità. Ed esiste il prepotente astuto e flessibile, che di fronte a una resistenza o a un ostacolo al suo volere, finge accondiscendenza e dolcezza. E in realtà tende la rete. Già il suo approccio è un venirti incontro, un ascoltarti premuroso e attento. Ed è l’amo.

    Ti ringrazio per il gentile follow.
    A presto!

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    1. Ringrazio te per l’interessante commento. Essendo anche pittrice e grafica amo tutte le sfumature cromatiche. La realtà è complessa, qui – in estrema sintesi – gettiamo solo degli scarabocchi.
      Eletta

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  3. Il prepotente è, spesso, un vigliacco, oltre che un debole. E’ un egocentrico, egoista, menefreghista. Basta opporsi, rivoltarsi contro e lasciare questa persona da sola. Ce ne sono anche di donne fatte così, non solo uomini.

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