Tautogramma in D

Dove dirigi il dolce dirigibile

nel duttile declivio del dí?

Dimmi dei diecimila destini

che dirottano dentro.

Dimmi del desiderio

dovunque.


Ecco il mio testo di esempio per il Giocolinguisticodellunedí: un Tautogramma in D come Dicembre.

Attendo i vostri gentili testi e ricordo ai nuovi del club che si ha tempo tutta la settimana per l’invio.

I testi inviati vengono trascritti qui⤵️ con il link del vostro sito.

Buon lunedì a tutti

Eletta


Dedichiamoci deliziosi dolci dessert da degustare dilettandoci in dicembre. La dieta diverrà dirimente… dopodomani!

http://traitaliaefinlandia.com


«Dimenticavo di dirti: ti desidero».
Detto il desiderio di Donato, Dea dettò un documento al direttore del demanio.
“Devi determinare la dabbenaggine di Donato, un damerino, un dandy che ci danneggia dappertutto. Il suo dazebao dabbasso ci dà danno. Dobbiamo decidere!”
Dea diede di gomito a Davide dacché dava gioia a Dafne per la decisione del direttore di demansionare Donato.
«Dannazione!» disse Donato deluso per la deblace.

https://newwhitebear.wordpress.com


Il diverbio tra Daniele e Dario degenera in duello. La disfida è dovuta a Dorina, dubbia dama che docile s’è dichiarata disponibile ai due, dicendolo domenica a Dario, il dì dopo a Daniele.
“Devo darci dentro” si dice Dario per darsi determinazione, ma un devastante diretto destro gli fa dondolare un dente.
Dente per dente, anche Dario danneggia la debole dentatura di Daniele.
Doloranti e (s)dentati i due decidono che Dorina non è degna dei loro denti decidui.
Decidui?? Sì, decidui, dacchè i duellanti non fanno dodicianni in due!
ml

https://orearovescio.wordpress.com


oasi (metafora)/

Devastata da disco dardeggiante,/
dopo dodicimila dune desertiche,/
distrutta da dorsali dondolamenti/
di dromedari disidratati,/
dentro delubro dilavatami,/
difesa da dorati drappi di Damasco,/
desidero dormire. Dopo, dissetata/
da densi distillati, da decotti,/
devo desinare doviziosamente./
Datemi datteri, droghe, dolcetti…/
Datemi diletto, djembe,/
danze dionisiache,/ destini divini…/

https://silviacavalieri.com


Dimentichiamo la dieta
dedichiamoci a degustare
deliziosi dolci e dessert
nelle domeniche di dicembre
destinate a diffuse delicatezze

https://wordsmusicandstories.wordpress.com


In una divertente domenica di dicembre, Dario e Dorotea, degustano delicati dolcetti, datteri, distillati divini, doppie dosi di drink, danzando dondolandosi tra diademi diamantati.
Dormono, e domani dovrà disegnare per duemila denari questa donna e dama deliziosa, desiderosa di un dipinto discinto!

https://petaliazzurri.wordpress.com

26 pensieri su “Tautogramma in D

  1. ti scrivo il mio componimento…

    “In una divertente domenica di dicembre, Dario e Dorotea, degustano delicati dolcetti, datteri, distillati divini, doppie dosi di drink, danzando dondolandosi tra diademi diamantati.
    Dormono, e domani dovrà disegnare per duemila denari questa donna e dama deliziosa, desiderosa di un dipinto discinto!”

    buona notte a te! 😊🌲✨

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  2. Ciao Eletta, oggi l’ho condiviso anche da me.
    Ecco il mio testo:
    Dimentichiamo la dieta
    dedichiamoci a degustare
    deliziosi dolci e dessert
    nelle domeniche di dicembre
    destinate a diffuse delicatezze

    Grazie, come sempre, per le tue bellissime proposte

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  3. Ciao, Elettasenso, eccoti il mio contributo, con l’augurio di passare un’ottima serata. Buona serata!/

    L’oasi (metafora)/

    Devastata da disco dardeggiante,/
    dopo dodicimila dune desertiche,/
    distrutta da dorsali dondolamenti/
    di dromedari disidratati,/
    dentro delubro dilavatami,/
    difesa da dorati drappi di Damasco,/
    desidero dormire. Dopo, dissetata/
    da densi distillati, da decotti,/
    devo desinare doviziosamente./
    Datemi datteri, droghe, dolcetti…/
    Datemi diletto, djembe,/
    danze dionisiache,/ destini divini…/

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  4. Il diverbio tra Daniele e Dario degenera in duello. La disfida è dovuta a Dorina, dubbia dama che docile s’è dichiarata disponibile ai due, dicendolo domenica a Dario, il dì dopo a Daniele.
    “Devo darci dentro” si dice Dario per darsi determinazione, ma un devastante diretto destro gli fa dondolare un dente.
    Dente per dente, anche Dario danneggia la debole dentatura di Daniele.
    Doloranti e (s)dentati i due decidono che Dorina non è degna dei loro denti decidui.
    Decidui?? Sì, decidui, dacchè i duellanti non fanno dodicianni in due!

    ml

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  5. «Dimenticavo di dirti: ti desidero».
    Detto il desiderio di Donato, Dea dettò un documento al direttore del demanio.
    “Devi determinare la dabbenaggine di Donato, un damerino, un dandy che ci danneggia dappertutto. Il suo dazebao dabbasso ci dà danno. Dobbiamo decidere!”
    Dea diede di gomito a Davide dacché dava gioia a Dafne per la decisione del direttore di demansionare Donato.
    «Dannazione!» disse Donato deluso per la deblace.

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