
Dopo la tragedia della Marmolada meglio il silenzio. Ma, come persona che ha scelto di vivere in montagna, posso solo fare alcune considerazioni :
Detesto la montagna Luna Park. Detesto la cementificazione continua. La mancanza di rispetto dell’ambiente naturale. Detesto chi non capisce che dieci gradi a tremila metri non sono naturali e normali. Detesto che anche qui dove vivo – non si scelga un turismo soft, spalmato su tutto l’anno e non solo nel momento delle allegre sciate. Neve artificiale sparata se, come questo inverno, non nevica. Un sacco di soldi investiti per gli impianti e poi mancano i cestini per mettere i rifiuti in tutti i percorsi per chi, semplicemente ama il trekking o la passeggiata. Qui a ottobre, mese splendido di colori come ho documentato in autunno, non c’è un bar in piazza aperto. Chissenefrega degli abitanti. Ma ora, che sono arrivati i turisti son tutti belli aperti, anzi spalancati. Altro che i borghi che si organizzano per chi vuol fare una scelta di vita anche lavorando in Smart working.
Ho sempre parlato con entusiasmo della mia scelta, ma se devo dirla tutta non hanno di certo facilitato la mia vita qui, almeno dal punto di vista sociale, qui la comunità è molto chiusa. Stretta e ripartita in clan. Comunque io sono un po’ orsa e sto bene anche così.
Sono felice della mia vita in montagna perché la rispetto.
La montagna è sublime nella sua bellezza in tutte le stagioni.

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