Le milanesi

Sono arrivate “le milanesi” : una si avvicina al bancone del bar, bar finalmente aperto per loro, completamente vestita da fiocco di neve: pantalone bianco e giacchina pelosetta bianca aperta sul davanti per mostrare una improbabile abbronzatura dicembrina. Finalmente un po’ di glamour qui, che se ti vesti un poco bene, ti chiedono se devi scendere in città, come se qui – vista l’altitudine- è apprezzabile solo un abbigliamento da yeti. Io, che amo vestire bene a prescindere, non a caso sono una pernice bianca: specie protetta perché in via d’estinzione. La milanese mi guarda come io la guardo perché siamo simili e apprezzabili. Non a caso il mio meccanico – nonostante il fatto acclarato della mia residenza montagnina da anni, sui miei pneumatici invernali che vado a cambiare ha scritto: la milanese.

30 pensieri su “Le milanesi

    1. Mi vesto come desidero e, naturalmente, in conformità con il clima ora gelido. Qui – alla fine – non sei mai veramente accettata come parte della comunità : vieni sempre vissuta come l’estranea anche dopo anni. Comunque mi è sempre piaciuto vestire con gusto. Buona giornata 🙃

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  1. certi lati del nostro carattere rimangono, al di la di dove andiamo ad abitare. Se uno cresce a New York, faccio un esempio, anche se va in Tibet, rimane con la mentalità con cui ha vissuto per molti anni. Poi è bello essere alla moda, le donne glamour attirano l’attenzione, io ne sono sempre affascinato..😉😊👍

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  2. Amo vestire con un briciolo di fantasia e, spero, stile. Ma, mi duole dirlo, la mia è una città che privilegia una piatta praticità a tutte le ore e in tutti i luoghi, così quasi mi vergogno se non resisto all’insana voglia di calzare una misteriosa cloche nelle giornate di vento, preferendo apparire come una boldiniana dama monocola piuttosto che simile a una strega malamente spettinata dopo l’ultimo sabba.

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  3. Simpatico.. però sarebbe altrettanto bello, vedere a Milano, specie in centro, gente che veste magari senza sentirsi di sfilare su un palcoscenico. Comunque capisco il senso del post e scusa se mi sono intrufolarsi. Spero tu stia bene Eletta. Un caro saluto. Fritz

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      1. Si, condivido. Tra l’altro ci ho lavorato per due anni (pur vivendo in un altro posto) e non mi ha lasciato ricordi spiacevoli. Solo che a volte l’eccesso di glamour me la faceva apparire artefatta, specie se volevo fare una semplice passeggiata in centro. Cosa che non provavo a Torino per esempio dove ci ho vissuto 14 anni. Ciò nonostante, Torino era molto più provinciale (ma di varie lunghezze) rispetto a Milano, che resta forse l’unica vera metropoli moderna italiana.

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