
Sono arrivate “le milanesi” : una si avvicina al bancone del bar, bar finalmente aperto per loro, completamente vestita da fiocco di neve: pantalone bianco e giacchina pelosetta bianca aperta sul davanti per mostrare una improbabile abbronzatura dicembrina. Finalmente un po’ di glamour qui, che se ti vesti un poco bene, ti chiedono se devi scendere in città, come se qui – vista l’altitudine- è apprezzabile solo un abbigliamento da yeti. Io, che amo vestire bene a prescindere, non a caso sono una pernice bianca: specie protetta perché in via d’estinzione. La milanese mi guarda come io la guardo perché siamo simili e apprezzabili. Non a caso il mio meccanico – nonostante il fatto acclarato della mia residenza montagnina da anni, sui miei pneumatici invernali che vado a cambiare ha scritto: la milanese.
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