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Era

Era tremante al cancello quando lui uscì. Era così magra e instabile. Era come in continua balia delle onde. Era rimasta folgorata dalla lettera come se le parole e quella scrittura così minuta avessero il potere di destabilizzarla totalmente. Era in un periodo così buio che le pareva impossibile splendere. Era così bella e fragile senza sapere che due uomini la volevano e lottavano per averla. Era la preda predata cercata catturata e forse uccisa, sicuramente sacrificata. Era nelle braccia dell’uno e poi dell’altro. Era come una bambola di pezza strattonata per averla. Era un giocattolo rotto lasciato sul ciglio della strada. Era perduta. Era rinata senza duelli e spade e cavalieri e principi. Era finalmente salda. Senza onde e mareggiate. Era ferma.

3 risposte su “Era”

bellissima pagina di scrittura, la fragilità di una donna, la sua meraviglia, fra i contrasti vivi di una vita avvolta ai rulli della poesia ..👏👏👏👏👏👏👍
Sul mio blog ho cominciato a raccontare la tua montagna, un caro abbraccio…🤗😊😉

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