
Questi tre libri editi da Bompiani e dedicati al dialogo tra Osvaldo Ferrari – che pone riflessioni e domande – e Jorge Luis Borges che risponde, sono un cofanetto capolavoro.
Come alcuni libri della mia biblioteca val sempre la pena di riprenderli in mano e rileggerli la sera prima di dormire. Borges è un saggio, prima che uno scrittore tra i più amati. I suoi argomenti – sempre pacati – toccano il senso dello scrivere e del vivere.
Ieri sera ho trovato questa poesia che trascrivo:
Labirinto
Zeus non potrebbe sciogliere
le reti di pietra che mi stringono.
Ho scordato
gli uomini che fui; seguo l’odiato
sentiero di monotone pareti
ch’è il mio destino. Dritte gallerie
che si incurvano in circoli segreti
passati che sian gli anni…
Parapetti
in cui l’uso dei giorni ha aperto crepe.
Nella pallida polvere decifro
orme temute. L’aria m’ha recato
nei concavi crepuscoli un bramito
o l’eco di un bramito desolato.
Nell’ombra un Altro so, di cui la sorte
è stancare le lunghe solitudini
che intessono e disfanno questo Ade
e bramare il mio sangue, la mia morte.
Ci cerchiamo l’un l’altro. Fosse almeno
questo l’ultimo giorno dell’attesa.
4 risposte su “Reencuentro”
Terrò presente questo suggerimento di lettura. Grazie 🌹
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Grazie 🌹spero che ti piaccia
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Non ho dubbi 😉🌹
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non ho letto nulla di Borges. Vale la pena di cominciare.
Bella serata
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