
C’è una situazione di squilibrio che si crea quando qualcuno scrive, come me e come voi, su un blog.
La situazione di squilibrio si crea quando chi legge non ha un blog. O magari ce l’aveva, ma non pubblica più.
Il blog nasce come diario: una sorta di atipico diario considerato che non viene chiuso nel cassetto, ma pubblicato in modo che, chi lo desidera, lo possa leggere.
Rimane comunque una pagina privata che svela e rivela molto dell’autore o della autrice.
Io amo molto la libertà di espressione per questo ho scelto di essere sotto nickname. Mi infastidisce essere letta da chi non si pone in una situazione di equilibrio: cioè da chi non si espone, da chi non si fa leggere, da chi non pubblica più però guarda.
C’è una sorta di voyeurismo che non mi va.
Certo: se scrivessi solo di frutta che mi piace, del mio gatto e del tempo non ci sarebbero tanti problemi. Ma io scrivo di tutto. E, comunque, chi scrive racconta molto di sé.
La scrittura è sempre soggettiva in un blog. Anche nella scelta dei temi.
Tutta questa chiacchierata per dirvi che ho pensato seriamente di rendere privato l’accesso al mio sito. Chi vuole deve passare attraverso una richiesta e sono io a decidere chi mi legge e passa.
Vedrò. Tanto visto il detto: chi mi ama mi segua – non sarà certo una richiesta a fermare chi desidera mantenere un rapporto equilibrato di dare/avere- e tutti gli altri fuori dall’uscio.
Soprattutto chi mi controlla: controlla quando pubblico (in realtà inutilmente perché c’è la possibilità di pianificare la pubblicazione di un post anche giorni prima), controlla cosa scrivo (se avessi un amante non ne potrei parlare anche se da alcune mie poesie pare che io già ce l’abbia); controlla che io non esca da certi margini cioè che non sia eccentrica cioè fuori dal centro…
Sto parlando di due o tre persone per cui, forse, non vale la pena di chiudere e sprangare la porta e il portone. La maggior parte delle persone che mi legge si fa leggere: quindi rispetta lo scambio dare/avere. C’è comunicazione e scambio. Oppure mi legge perché un mio testo riguarda un argomento che è di interesse. Non legge per me. Legge ciò che scrivo per il tema.
Quindi probabilmente non passerò a blog privato. Chiedo solo pubblicamente a quei due/tre di smetterla di leggermi, anzi di spiarmi. Non è corretto.
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