Poesie salvate dal rogo

Prima di strappare ho deciso di lasciare traccia di alcune poesie scritte nel tempo che fu. Oggi è uno di quei giorni che elimino: straccio brucio butto. Ero diversa allora e – come sempre – impetuosa.

Far peripezie tra i confini di un senso

per mantenere un equilibrio

un distacco apparente

tra le cose rotolanti.

Assumere il comando

al fine di ordinare infinite

– scomposte – gemme.

Odissee con molte tempeste

e qualche approdo:

la vela

è

strappata

lacerata

consunta…

eppure tiene al vento.

20 pensieri su “Poesie salvate dal rogo

  1. Come te, scrivo pensieri, poi li straccio, perché spesso hanno un’evoluzione diversa rispetto alla mia esistenza, non vanno di pari passo, e sembrano essere usciti da un’altra persona.

    Sapere che straccerai, mi dispiace, ma, come detto, credo sia una scelta condivisibile, perché frutto di Libertà.

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  2. bella questa poesia, nel tempo cambiamo molto i nostri modo di vedere e sentire il mondo, così assieme a noi cambia anche il nostro modo di poetare, ma a mio avviso è sempre bello tenere traccia delle proprie opere, anche se magari in questo periodo di vita non rispecchiano più il nostro essere….👏👍

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