
Ishtar
Sprofonda
nel segno del tuono
la tenera tua carne ambrata.
La fiamma d’eclisse
– scalpita
nei tuoi occhi di drago.
Appassisce così
la tua bocca
nel grano del corallo.
Solleva il sacerdote
il crepuscolo d’alba.
Sui tuoi fianchi marini
si perde la via.
Mitica antenata della Luna.
Oscillante nella corsa nera.
Così ti avviluppi
nell’interiore notte
di adamantini manti.
Spartiscono
la tua spumosa panna
i convitati bramosi:
fanno festini
coi tuoi gessosi succhi.
3 risposte su “Dea della luna”
Ishtar splendida dea babilonese, anche dell’erotismo narrano le scritture antiche! versi davvero belli-
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Grazie Matilde 🌹❤️
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davvero originale e ricercata questa tua composizione, un lavoro di altissimo livello!! Applausi per te! 😉
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