
Così come ho fatto per Luzi andrò a caccia – con un retino da farfalle – dei colori usati nella poetica di Emily Dickinson.
Gonna scarlatta
Nella schiera vermiglia
L’orma di un piede vermiglio
Un dito porporino
Cravatta rossa
Un ordito di porpora
Un filo d’ambra
Stracci di smeraldo
La lunga città bianca
È troppo rossa
I morti vestono di bianco
Un ricordo di ametista
Navi di porpora
Dalle vesti bianche
Troppo argenteo
Sfera d’umile verde
I lillà
Sotto un peso viola
Ignari del dono scarlatto
Con un azzurro
Rossa prigione
Un gomitolo d’argento
Il violetto
Pareti rosse
Bianco vessillo
L’ultimo grigiore
Un becco giallo
Programma purpureo
Immensità d’argento
In un rosso turbinio
Piedi argentei
Acque verdi
Brivido verde
Spettro di smeraldo
Questi i nomi dei colori in trecento pagine. Non molti. Il rosso in tutte le tonalità trionfa.
She sweeps with many-colored Brooms –
And leaves the Shreds behind –
Oh Housewife in the Evening West –
Come back, and dust the Pond!
You dropped a Purple Ravelling in –
You dropped an Amber thread –
And how you’ve littered all the East
With Duds of Emerald!
And still, she plies her spotted Brooms,
And still the Aprons fly,
Till Brooms fade softly into stars –
And then I come away –
Ella spazza con scope iridescenti
e lascia indietro i cirri.
Massaia dell’Occidente serale,
torna a spazzar lo stagno!
Tu vi hai perduto un ordito di porpora,
tu vi hai perduto un filo d’ambra –
ed hai cosparso poi tutto l’Oriente
di stracci di smeraldo!
E quella adopra le scope screziate;
ed ancora svolazzano grembiuli;
finché le scope piano si dileguano in stelle,
e allora mi allontano –
Ma quanta luce e quanti colori emergono attraverso i versi della Dickinson, scaturiscono via via dalle cose nominate: erba, fiori, calabroni, sole stelle e pietre preziose.
L’amore per me è un prisma
Che supera il violetto

Suspence _ is Hostiler than Death –
Così scrive Emily Dickinson in una delle sue poesie
L’incertezza è più ostile della morte.
La morte, anche se vasta,
è soltanto la morte e non può crescere.
All’incertezza invece non v’è limite,
perisce per risorgere
e morire di nuovo,
è l’unione del nulla
con l’immortalità.
Emily come Sylvia Plath, come Virginia Woolf, come Anais Nin o la Merini… Donne “diverse” che amano la scrittura più di ogni altra cosa. Eccentriche. Difficili. Non soggiogabili.
Nella serie che sto vedendo su Apple mi pare scaturisca bene il temperamento di Emily Dickinson. Sicuramente non una donna che avrebbe scelto di fare la casalinga e accettato di sposare i vari pretendenti che la madre, di volta in volta, cerca di proporle.
Per fare poesia, vera poesia, occorre essere fuori da ogni schema come un folle. Si cattura l’essenza pagando il prezzo della esclusione e del confine.
5 risposte su “Emily”
“Per fare poesia, vera poesia, occorre essere fuori da ogni schema come un folle. Si cattura l’essenza pagando il prezzo della esclusione e del confine.”. Pienamente d’accordo, Eletta. Non solo per la donna che scrive poesie ma anche per l’uomo il cui carattere è proprio quello che hai rilevato nelle poetesse: Eccentrico. Difficile. Non soggiogabile
Buona serata, Eletta 🌹. Grazie di questo post!
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Grazie a te Marcello. Hai perfettamente ragione : per il poeta e per la poetessa. Qui non c’è differenza di genere 😎 buona serata a te 🌹
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Buona notte, Eletta🌹 . Grazie!!
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che meraviglia, grazie!
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🌹
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