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Attimi Donne

Viola

Viola amava il viola, colore dell’introspezione nello spettro. Così le aveva detto l’omino al Corso con i barattoli allineati al centro dello spazio. Le scimmiette volanti erano corse a scegliere la tinta e, dopo averle fatte ruzzolare, con calma e senza entusiasmo Viola aveva scelto il viola. Un po’ di rosso un po’ di blu. Una mescolanza tra passione e mare profondo.

Era giù Viola. In cantina, mentre volevano metterla in vetrina. Il corpo magro ballava nei vestiti stretti. 

L’omino era così dentro la sua recita di maestro e artista, funambolo della parola: le scimmiette volanti succhiavano ogni parola e prendevano appunti. 

Nel gruppo c’erano pochi uomini. Uno di questi, un altro maestro di ego stratosferico, scrisse: Lo so che mi stai pensando.

Viola scrisse: Destabilizzata.

Al termine del Corso d’Arte lei si trovò improvvisamente contesa dai due omini dall’Ego stratosferico.

La lotta tra i due per averla durò molto tempo. 

Lei non capiva perché questa continua rivalità per averla in esclusiva. 

– Nessuno dei due uomini ama lei. – Così le spiegò lo psichiatra… – Si amano loro, e amano la guerra per avere la supremazia. 

10 risposte su “Viola”

brutta storia per lei. può esserci della verità in questa riflessione, talvolta le persone abbastanza contorte tendono a volere delle persone o delle cose, solo per un desiderio di competizione personale, senza che poi la persona o l’oggetto prescelto, siano davvero le cose che desideravano. Un po’ come capita ai bambini quando fanno i capricci, vogliono tutto, poi una volta che ce l’hanno non lo considerano neppure..

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