
In questo tempo di selfie e digitale prendere tra le mani vecchie fotografie rimbalza subito in un tempo lontano.
Mia madre, in questo mese, fa villeggiatura in un appartamento vicino a me in montagna.
Una madre conosce ogni fase vita della figlia e ne sa ridere. Quando il tempo colora le distanze emotive di eventi anche dolorosi si può finalmente ridere. Il comico si salda strettamente con la tragedia.
Ieri le ho portato delle vecchie fotografie di una mostra personale che ho tenuto nella città dove sono nata. Il titolo della mostra era: “Apparenza”. I quadri erano acquarelli per lo più con il tema della maschera nuda.
Abbiamo rivisto insieme le persone fotografate in sala mentre guardavano le opere al vernissage. Persone che non vedo e sento più. Perse nel tempo e nello spazio.
C’era anche Babu. Lui è passato definitivamente in un altro spazio e tempo.
Babu è stato uno dei miei “storici” fidanzati. È morto a Mosca. L’ultima volta che mia madre lo ha visto è stato in televisione: era vicino a Putin in un evento russo.
Di Babu ho già scritto per via della sua segreta fidanzata nascosta dietro la tenda.
Di Babu racconterò perché c’è davvero molta materia narrativa straordinaria e comica.
Fossi una regista ne farei un film. Babu che cade nel ruscello, Babu che mi tradisce, Babu che rincorre la mia auto nella neve con il colbacco in testa. Babu che prende tra le braccia mia madre e la fa volteggiare. Babu e le sue case castello.
Babu non c’è più. Di lui rimangono ricordi che fanno venire le lacrime agli occhi: per le risate. Impossibile pensare a lui, essere istrionico e bugiardo come Fellini, senza provare un moto di incredibile simpatia.
Quando l’ho lasciato stava partendo per Mosca: mi aveva detto che sarei andata con lui, mi avrebbe sposata. Come nella storiella di chi grida: – Al lupo! Al lupo! così tante volte che, alla fine, non viene più creduto… quando mi ha detto che si era sposato e aveva una figlia piccola come la mia, che tenevo in braccio, non gli avevo creduto.
Ho saputo solo anni dopo, da amici comuni, che era morto lasciando la moglie russa con una bimba piccola.
9 risposte su “Istantanee”
Non vedo l’ora di leggere questo tuo racconto: già così mi incuriosisce…
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Magari ne scriverò un libro: ho molto materiale 😉
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Ottimo! Allora non possiamo che attendere con più trepidazione…
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Wow
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Molto interessante
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Grazie 🌸
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Dicci di più! Sembra una storia inventata…
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A volte la realtà supera l’immaginazione 😉
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Intrigante
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