Dare ricevere

Immagine fotografica di Eletta

Uno dei postulati della pragmatica della comunicazione è che non si può non comunicare.

Comunichiamo anche con il silenzio, comunichiamo con tutto il nostro corpo e anche il corpo, attraverso i sintomi, comunica per noi.

Prendiamo un grande tema della vita: dare e ricevere. Il nostro essere corporeo quotidianamente celebra questo tema che si esplica attraverso un movimento che va dall’interno verso l’esterno: dare, e attraverso un movimento che va dall’esterno verso l’interno: ricevere.

Questi movimenti consentono di assolvere importanti funzioni vitali quali l’inspirazione e l’espirazione, l’ingestione di cibi e l’evacuazione, l’assunzione di liquidi e la sudorazione…

Il dare e ricevere è presente anche nelle funzioni relazionali: porgere, prendere, attirare, allontanare, avvicinare, comunicare o silenziare, accarezzare abbracciare o respingere.

Può accadere, per varie situazioni di squilibrio tra questi movimenti, che accada un blocco per accumulo emotivo. Continuiamo a dare dare dare senza ricevere? Abbiamo paura a dare per traumi relativi al ricevere? Siamo contratti, tesi, non riusciamo a respirare con un corretto ritmo tra inspirazione/espirazione? Non riusciamo ad abbracciare, aprire il nostro essere corporeo verso l’esterno: teniamo sempre le braccia incrociate chiuse sul petto a protezione e difesa? Non guardiamo in viso il nostro interlocutore mentre ci parla? Ci chiudiamo a riccio invece di aprirci?

Quando l’accumulo emotivo è alto può crearsi un blocco fisico. Perdiamo le forze, le nostre funzioni vitali mancano il ritmo normale, ci ammaliamo.

In Oriente ci sono scuole di respirazione in cui si impara a regolare la propria respirazione sul ritmo cardiaco. Respiro e cuore pulsando in sintonia permettono un equilibrio nel dare/ricevere.

Ho già scritto precedentemente del dare/ricevere nell’atto del mangiare ( I Ching ). Per mangiare compiamo movimenti che vanno dall’esterno verso l’interno. A volte questi movimenti non servono a soddisfare il solo bisogno reale di fame.

Si può mangiare troppo per compensare un ricevere non soddisfatto, e – al contrario – si può mangiare poco o niente per sottolineare, come nel caso dell’anoressia, una mancanza di amore ricevuto. Quando il corpo diventa trasparente per l’altro, il corpo si assottiglia.

Il tema del dare/ricevere è un tema fondamentale del vivere.

Saper regolare il ritmo dono dato/ricevuto può permetterci di stare meglio.

16 pensieri su “Dare ricevere

  1. Ciao, una bellissima riflessione. A volte non aprirsi agli abbracci è perché nel passato si è stato feriti, e ci si vuole proteggere. O almeno il nostro cervello può farci reagire così.
    Bisogna riacquistare piano piano un apertura, ma non è facile.
    Magari rispettandoci l’un l’altro, l’essere gentili e accoglienti può fare la differenza in una società spesso superficiale e riavvicinare le persone a una maggiore serenità, anche con loro stesse.

    Che discorsone filosofeggiante 🙂

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  2. Sono convinto che dare e ricevere debbano necessariamente avere un punto di equilibrio, perché, in assenza di una posizione equidistante, il criterio equitativo viene meno, e con esso anche la serenità.

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