Indolenza e insolenza

Nella catena dell’insolenza

– dell’immediatezza impertinente e sbrigativa –

mi chiedi conto del passato

appuntandomi una colpa

– come un marchio

sul bavero del cappotto.

Dovrei essere responsabile delle minuzie

dei giri di valzer del fato.

Nella torsione del discorso

dirotti le parole

perché non entrino

nella baia del silenzio.

Incalzi per una effimera supremazia.

Non sai le delizie del caos.

Ho sempre scartato i percorsi obbligati.

Non mi sono chinata al momentaneo.

Cerco l’assoluto nel cono d’ombra.

Una luce utopica.

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