Dei 54 romanzi più belli

Leggo sul Corriere un articolo in cui Franco Cordelli cita i 54 romanzi più belli, naturalmente a suo parere, degli ultimi 25 anni.

Osservo attentamente per trovare autori e titoli.

A prima vista tra gli autori citati ho letto Amos Oz, Philip Roth, Alice Munro, Javier Marías e basta. ( Essendo una smemorata magari altri due, ma non saprei).

L’unico libro citato nel lungo elenco che ho letto è: Berta Isla di Javier Marías e non mi è piaciuto – come altri romanzi del medesimo scrittore. Anzi, penso di averne anche scritto.

( Sí, ne avevo scritto sul mio blog precedente. Cercando ho scoperto che avevo letto anche Gli innamoramenti). Ecco copia dell’articolo.

Se uno si fermasse alla copertina: alla bella immagine fotografica in bianco e nero che mostra un bacio tra una sorridente donna e un uomo, bacio catturato dallo specchietto retrovisore di un’auto, sullo sfondo marino; e se uno si fermasse al titolo del libro : “Gli innamoramenti” potrebbe pensare a un romanzo lieve, dal contenuto non dico leggero ( conoscendo l’autore: Javier Marías e la casa editrice: Einaudi ), ma lieve.

In realtà il romanzo “Gli innamoramenti” è un romanzo che ruota, si avvita e si espande attorno a un unico tema/perno: quello della morte.

Nulla di strano per chi conosce l’intimo abbraccio tra Eros e Thanatos. 

Il primo libro che ho letto di Marías mi è stato regalato da un aggiustatore d’organi. Organi nelle chiese, sonori.

Era: “Domani nella battaglia pensa a me”. 

Poi, nel tempo, ho scelto di leggerne altri. 

È un autore che regala, insieme al racconto, intime considerazioni sul senso della vita. Fa riflettere. Cosicché, dopo aver letto un suo romanzo, qualcosa è stato aggiunto alla visione del mondo. 

Lo so: così è – in genere – per ogni ” bravo scrittore “. 

Ma non sempre le riflessioni sono così esplicite. Talvolta sottese, sotterrate tra le pieghe della vicenda, da cercarsi con cura. 

Marías no: vi sta parlando della morte? Vi dedica apertamente pagine e pagine. Non nasconde: dice.

Così un libro all’apparenza lieve diventa pesante perché pensante. 

Non tutti amano pensare alla nera signora che aleggia dietro la nostra spalla sinistra. Non tutti vogliono sapere come sarebbe la nostra vita se, cosa cambierebbe nel momento in cui. Come la prenderebbero le persone che ci amano.

Non sono libri veloci quelli di Marías: più meditativi da sorseggiare con un buon cognac e un sigaro. 

La lettura è un’attività solitaria e così personale che il giudizio sulla bontà di un romanzo non è un dato oggettivo. Infatti: per il critico del Corriere Berta Isla è uno tra i 54 romanzi imperdibile degli ultimi 25 anni. Per me no.

Ho amato: Così ha inizio il male, e Domani nella battaglia pensa a me, dello stesso autore e, a quanto pare visto che mi sono cercata, anche “Gli innamoramenti”. Mi ero completamente dimenticata.

Questa è la bellezza di avere un blog con più di 4000 pezzi. Un diario infinito della memoria.

https://www.corriere.it/cultura/24_luglio_21/i-54-romanzi-piu-belli-ultimi-25-anni-perche-vi-dico-che-sono-migliori-perche-non-ci-sono-italiani-aca29e2a-4746-11ef-a73f-b2e18f5ce083.shtml?appunica=true&app_v2=true

Pubblicato da Eletta Senso

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Amo leggere scrivere disegnare fotografare amare.

25 pensieri su “Dei 54 romanzi più belli”

    1. Anche se l’articolo è di un critico del quotidiano corriere online, come ho commentato: la lettura di un romanzo rimane comunque un fatto personale che risente di tutto il proprio bagaglio esperienziale… Sicuramente l’articolo non ha la pretesa del Canone Occidentale di cui ho scritto ai tempi…
      Grazie per i complimenti Marco verrò a trovarti nel tuo sito.

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  2. Il link funziona ma se non accetti i cookies non lo leggi oppure ti abboni. Ho provato ad abbonarmi ma è una truffa perché i miei dati fanno sparsi ( o meglio venduti) a quattro venti anche se dicono il contrario. Basta leggere la pagina sulla privacy per rendersene conto. Quindi o compro il quotidiano in edicola oppure le loro notizie rimangono loro.
    Chiusa la parentesi polemica e mi scuso perché ho invaso uno spazio di cui sono ospite, gli autori citati non li conosco. Quindi non dico nulla. In compenso riscopro autore del passato come Daphne du Maurier, Remarque David Copperfield di Dickens nella versione integrale. Oltre ai miei classici Bassani, Cassola, Calvino.
    Ho sorriso leggendo un commento in cui la blogger Neda dice di essere ferma a Montand. Io mi fermo agli anni settanta 😀
    Bel pomeriggio

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    1. Ho messo il link perché mi è stato chiesto da una lettrice. So che non è leggibile se non sei abbonato. Per quanto riguarda i nostri dati penso che siano appesi ovunque come lenzuola al vento… Buona giornata 😎

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      1. Mi scuso ancora per aver invaso il tuo spazio. Però quando leggo la pagina sulla privacy dove si parla di migliaia di collaboratori o clienti o fornitori di servizi che avranno tutti i i miei dati, allora preferisco rimanere ignorante.

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  3. Faccio molta fatica a leggere gli autori contemporanei, anche se mia figlia continua ad insistere. Come per la musica leggera, quella di oggi non la capisco proprio, io mi sono fermata a Yves Montand.

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      1. Ho ascoltato le canzoni dell’ultimo Sanremo, mi sono sembrate tutte ugualmente cacofoniche e alcune addirittura rifacimento di altre dell’anno precedente. Mia figlia, appassionata di musica “indie” cerca di farmi ascoltare le musiche che lei adora. Ma non c’è niente da fare, il mio orecchio si rifiuta di comprendere.

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