Categorie
Poesia

Sono verticale

Sono verticale

Ma preferirei essere orizzontale

Non sono un albero

con la radice nel suolo

che succhia minerali

e amore materno

per poter brillare di foglie a ogni marzo,

e nemmeno sono la bella di un’aiola

che attira la sua parte di Ooh,

dipinta di colori stupendi,

ignara di dover presto sfiorire.

In confronto a me,

un albero è immortale

e la corolla di un fiore non alta,

ma più sorprendente,

e a me manca la longevità dell’uno

e l’audacia dell’altra.

Questa notte,

sotto l’infinitesima luce delle stelle,

alberi e fiori vanno spargendo i loro freschi profumi.

Cammino in mezzo a loro,

ma nessuno mi nota.

A volte penso

che è quando dormo

che assomiglio loro più perfettamente

– i pensieri offuscati.

L’essere distesa mi è naturale.

Allora c’è aperto colloquio

tra il cielo e me

e sarò utile quando sarò distesa per sempre:

forse allora gli alberi mi toccheranno,

e i fiori avranno tempo per me.

Sylvia Plath

8 risposte su “Sono verticale”

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...