
Tu non vedi l’arsura
mentre io pesco
con affanno
le grondanti parole
perché di queste ho sete.
Le luminose frasi, le virgole e gli spazi
gli arabeschi che girano tutt’intorno
nello spazio azzurro delle fresche vocali.
Tu taci sempre,
ignori lo scrittoio
dove siedo
tra le bianche carte vuote.
Per questo lancio al vento
gli ami verbali:
per avere parole nuove
da masticare piano.
Da gustare adagio.
Non voglio carne e pane
da ingoiare nei soliti banchetti.
La fame è di lettere
e ventagli, in questa primavera
così disadorna e muta.
Uscita dal mio antro
non chiedo che parole
a ogni fantasmatico viandante.
Un cencio di parole da succhiare
adagio.
Le vocali e consonanti appese ai fili
ad asciugare all’aria verbale
che attira il desiderio.
7 risposte su “Tu non vedi”
Sempre brava in tutta la tua arte a tutto tondo, complimenti 🥀🥀🥀
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Ti ringrazio di cuore ❤️buona giornata cara 🐞🥀🐞
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Molto belli questi tuoi versi e tu molto brava a … lanciare al vento
gli ami verbali:
per avere parole nuove
da masticare piano… 👏🏻👏🏻
Buona giornata Eletta
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Buona giornata Achille 🥀🐞🥀
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Una lunga poesia che riflette sull’esigenza di nutrirsi di parole perché queste germogliano pensieri e riflessioni.
Complimenti. Molto brava
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Grazie 🐞buona giornata 🐝🦋🐞
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bella serata
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