Risistemando i libri

Prendo, riprendo, il loro corpo morbido vellutato rigido colorato bianco niveo ruvido caldo – fra le mani.

Prendo il loro corpo e scelgo, riscelgo, un luogo adatto – uno accanto all’altro, uno sopra l’altro perché si parlino sottovoce nella notte.

Uno – non ricordo mai di averlo aperto nella carne tenera finché non vedo il mio segno – m’ha detto: prima notte nella nuova casa. Quattro anni fa. L’altra casa dove li ho presi accarezzati e posti vicini.

Sono distesi dormienti sulla panca e sanno già di fumo del fornetto. Piano piano verranno presi – ogni corpo un ricordo.

15 pensieri su “Risistemando i libri

I commenti sono chiusi.