
Stamattina, alla faccia della mia paura delle mucche, è passata una mandria in transumanza per salire in un alpeggio.
Il gruppo era capeggiato da alcuni esemplari di Yak tibetani.

La mandria era guidata da una giovane donna laureata che ha scelto questo tipo di vita. Sono le buone notizie che non fanno eco, ma che a me scaldano il cuore: sempre più giovani scelgono di lavorare la terra o di dedicarsi all’allevamento.
All’alpeggio verrà montata una yurta: tenda dei pastori nomadi mongoli.

La strada è risonata per tutto il passaggio di campanacci e muggiti più l’abbaiare dei cani pastori.
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