Lipogramma in R

Buongiorno, per il Giocolinguisticodellunedí faremo un Lipogramma in R.

Chi vuole partecipare può inviare un testo in cui non deve mai comparire la lettera R. Tenete conto che in questa mia spiegazione ne ho usate undici, per cui omettere le R non è facile.

Ecco il mio esempio

Discese la bianca china la lettera A e diede una vista, nella neve all’amica E.

Ci siamo tutte…? – Chiese la U sbucando da cumuli candidi.

Manca la I, futile stanghetta secca stecca

ma anche la O non c’è. Testa di pupazzo!

Le piccoline, a valle innevate stanche, ma felici del tanto gioco, a casa stanno.

Buon gioco a tutti

Eletta

Ecco: l’ho scritto che non è facile evitare le r. S’infilano da ogni parte… Per fortuna una lettrice me l’ha fatto notare e quindi, al posto di letterine ho scritto piccoline 😎

Questa è facile, disse Camillo gongolando. E subito si bloccò, quella maledetta innominabile si infilava ovunque come acqua che sgocciola dalle mani. Ci pensò su a lungo, seduto al tavolo con la penna in mano, ma niente, foglio bianco! Si alzò, uscì, fece spese e cinque passi in campagna (uno in più dei classici evitando l’inghippo anche se si sentiva stanco). Poi, a casa, tentò di nuovo con cocciutaggine, ma quel lemma maledetto si affacciava in testa ad ogni tentativo.
Basta!, si disse deluso, non ne sono capace. E singultò come un bambino, accendendosi una sigaretta, consapevole che conteneva la ERRE.
ml

https://orearovescio.wordpress.com

Dedicata a tutti quelli che ce l’hanno moscia, a chi se ne vanta tanto e a chi invece se ne angoscia.
(cit.)

https://hexen64blog.wordpress.com

Si vede il bosco denso di abeti? Questo è popolato da elfi e gnomi e tante leggende.
Giuseppe segue il nonno che legge la fiaba del bosco incantato e sta attento: non manca un singolo vocabolo. Gli piace quanto lui espone con calma. La sua voce è melodiosa e Giuseppe ne è avvinto.
La folla del gnomo Ospino, letta dal Nonno Alessio, è avvincente come un testo di fantasy e stimola la fantasia di Giuseppe.
Il bambino ha la bocca socchiusa e gli occhi incantati.
«Adesso. Tutti a nanna!» E spegne tutte le luci uscendo dalla stanza.

https://newwhitebear.wordpress.com

Amici,colgo l’occasione,saluto te Elettasenso e tutti voi che come me,con passione pubblicano poesie. Leggo con gioia tutto quello vedo sui blog ,a volte anche la notte quando non ho sonno. Con voi mi sento meno solo. Mi scuso se a volte sono assente,ma ho tanti hobbies,non solo la poesia, come viaggi e passeggiate in montagna. Sabato e Domenica passati sono stato nel capoluogo della toscana. È stato un di fantastico,con il bel tempo e poca umidità. Tanta gente a passeggio lungo Ponte Vecchio, tanta anche a palazzo Pitti e Palazzo vecchio. Peccato che il covid stia cambiando le abitudini quotidiane di ognuno di noi. Ma io sono fiducioso e sono convinto che da questa battaglia,ingaggiata con un nemico invisibile e sfuggente,ne usciamo vincenti. Felice notte!!

http://aforismipoesie.home.blog

Avanzi di un’antica passione (lipogramma in r

Senza di te, le tue piccole abitudini
a volte così moleste, ma così tue,
il tuo passo dolcemente claudicante,
io non vivo più, mio dinamico peluche,
caldo mite animale.
Tu mi disegni la casa,
i suoi spazi con invisibili segnali,
sei qua, sei stato là, tu ci sei
anche quando te ne vai.
Non mi lasci mai, ti odio a volte,
quando ambiguamente non sai
se mi ami o non mi hai amato mai.
Ma menti, io so che menti,
me lo dice la tua mano che intanto
mi tocca come se con le dita
mi baciasse tutta e non mi lascia scampo.
Mi mangi, ti mangio,
stiamo al caldo insieme in questo letto
cui la vita scivola sotto
e tutto il bene e tutto il male
è insieme unico e banale.

https://silviacavalieri.com

“Di settimana in settimana il gioco di Eletta si fa difficile.
Un testo senza qualcosa non è poi così semplice, siccome in questo caso la cosa mancante diventa spesso essenziale, come nell’uso dell’ infinito.
Se poi l’assente non si dà pace e sta continuamente in mezzo ai piedi, come la lingua che batte dove il dente duole, il tutto diventa quasi inattuabile , una sfida impossibile
Io ho tentato con questo, ma auspico che voi, amici miei, con un po’ di impegno, facciate di meglio. Suvvia, non siate timidi! “

https://wordsmusicandstories.wordpress.com

Ogni di’ scatto foto in gran quantita’ al paesaggio, al cielo, ai laghi, alle montagne, ai paesini dell’Italia o della Finlandia.
E’ la mia passione.
Le pubblico poi sul mio blog.
C’e’ chi le vede, mi lascia un commento, una stellina, un complimento: quanta gioia mi da’!”

http://traitaliaefinlandia.com


Ed eccomi qua, la luce si attenua e si annuncia il solito nebbione padano. Mi attende l’ennesima notte funestata da sogni cupi? Questo si chiedeva S., avvolta nella vestaglia lanosa, spalmata sul divano con una tazza di tisana di tiglio, avena e lavanda in bilico su un angolo del tavolino colmo di volumi iniziati e poi abbandonati. Neanche Simenon mi solleva più dallo stato di svogliatezza e pessimismo in cui vivo da settimane – aveva confessato al telefono all’amico topo di biblioteca, che aveva subito consigliato un bel mattone, possibilmente ottocentesco, con vicende languide di uomini e donne dai lunghissimi e complicati nomi slavi che impegnano la mente. Ecco, ce l’ho! Aveva esclamato l’amico – Oblomov!!! Macchè, l’ho già letto – aveva laconicamente detto lei. E poi; Oblomov sta disteso sul divano in una specie di lockdown dei tempi andati; No, no, Dio ne scampi! Qui ci vuole qualcosa di più vivo, dinamico, in questi tempi di pandemia abbiamo bisogno di evasione e lievità! Insomma, neanche l’amico aveva dato aiuto con un consiglio adeguato. Pazienza!! a questo punto non c’è che la TV, un bella pellicola degli anni cinquanta tipo A qualcuno piace caldo, o anche uno di quei fantastici film muti di Keaton, mio beniamino; fu la conclusione. Intanto, sulla città, sulla campagna, su tutto quanto calava la notte.

https://libraiclandestini.wordpress.com

35 pensieri su “Lipogramma in R

  1. Non potevo sottrarmi a questa sfida, visto che la lettera R a me manca del tutto, altro che R moscia! ecco di seguito il mio raccontino, ispirato anche al tuo post di oggi sull’apatia che tutti conosciamo di questi tempi…

    Ed eccomi qua, la luce si attenua e si annuncia il solito nebbione padano. Mi attende l’ennesima notte funestata da sogni cupi? Questo si chiedeva S., avvolta nella vestaglia lanosa, spalmata sul divano con una tazza di tisana di tiglio, avena e lavanda in bilico su un angolo del tavolino colmo di volumi iniziati e poi abbandonati. Neanche Simenon mi solleva più dallo stato di svogliatezza e pessimismo in cui vivo da settimane – aveva confessato al telefono all’amico topo di biblioteca, che aveva subito consigliato un bel mattone, possibilmente ottocentesco, con vicende languide di uomini e donne dai lunghissimi e complicati nomi slavi che impegnano la mente. Ecco, ce l’ho! Aveva esclamato l’amico – Oblomov!!! Macchè, l’ho già letto – aveva laconicamente detto lei. E poi… Oblomov sta disteso sul divano in una specie di lockdown dei tempi andati… No, no, Dio ne scampi! Qui ci vuole qualcosa di più vivo, dinamico, in questi tempi di pandemia abbiamo bisogno di evasione e lievità! Insomma, neanche l’amico aveva dato aiuto con un consiglio adeguato. Pazienza!! a questo punto non c’è che la TV, un bella pellicola degli anni cinquanta tipo A qualcuno piace caldo, o anche uno di quei fantastici film muti di Keaton, mio beniamino – fu la conclusione. Intanto, sulla città, sulla campagna, su tutto quanto calava la notte.

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  2. Ne ho mandato uno a Luisa, ma te lo ri-invio riveduto:
    “Ogni di’ scatto foto in gran quantita’ al paesaggio, al cielo, ai laghi, alle montagne, ai paesini dell’Italia o della Finlandia.
    E’ la mia passione.
    Le pubblico poi sul mio blog.
    C’e’ chi le vede, mi lascia un commento, una stellina, un complimento: quanta gioia mi da’!”

    Buon pomeriggio e grazie.

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  3. L’ho condiviso oggi sul mio blog
    Ecco il mio tentativo

    “Di settimana in settimana il gioco di Eletta si fa difficile.
    Un testo senza qualcosa non è poi così semplice, siccome in questo caso la cosa mancante diventa spesso essenziale, come nell’uso dell’ infinito.
    Se poi l’assente non si dà pace e sta continuamente in mezzo ai piedi, come la lingua che batte dove il dente duole, il tutto diventa quasi inattuabile , una sfida impossibile
    Io ho tentato con questo, ma auspico che voi, amici miei, con un po’ di impegno, facciate di meglio. Suvvia, non siate timidi! “

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  4. Ciao Elettasenso, ti auguro un buon martedì. Hai trovato tutte le tue letterine disperse nella neve? (Che idea divertente!) Senza qualcuna di loro è vitaccia per noi autori! Senza la R per me è stata dura, è una che di solito si insinua dappertutto!
    Eccoti dunque il mio lipogramma, che dovrei dedicare a (R)icca(r)do, ma mi astengo per ovvi motivi di opportunità.
    Cari saluti!

    Avanzi di un’antica passione (lipogramma in r

    Senza di te, le tue piccole abitudini
    a volte così moleste, ma così tue,
    il tuo passo dolcemente claudicante,
    io non vivo più, mio dinamico peluche,
    caldo mite animale.
    Tu mi disegni la casa,
    i suoi spazi con invisibili segnali,
    sei qua, sei stato là, tu ci sei
    anche quando te ne vai.
    Non mi lasci mai, ti odio a volte,
    quando ambiguamente non sai
    se mi ami o non mi hai amato mai.
    Ma menti, io so che menti,
    me lo dice la tua mano che intanto
    mi tocca come se con le dita
    mi baciasse tutta e non mi lascia scampo.
    Mi mangi, ti mangio,
    stiamo al caldo insieme in questo letto
    cui la vita scorre sotto
    e tutto il bene e tutto il male
    è insieme unico e banale.

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      1. Cara elettasenso, rileggendo il mio lipogramma, che ho ripubblicato sul mi blog e su Fb, ho rilevato ben due, R birichine e clandestine. Alla fine della poesia, terzultimo verso, ecco la parola “scorre” che ho sostituito con “scivola”. Potresti modificarlo anche sul mio commento? A me non credo sia consentito. Grazia, scusa del disturbo! Buon Lunedì!

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  5. Amici,colgo l’occasione,saluto te Elettasenso e tutti voi che come me,con passione pubblicano poesie. Leggo con gioia tutto quello vedo sui blog ,a volte anche la notte quando non ho sonno. Con voi mi sento meno solo. Mi scuso se a volte sono assente,ma ho tanti hobbies,non solo la poesia, come viaggi e passeggiate in montagna. Sabato e Domenica passati sono stato nel capoluogo della toscana. È stato un di fantastico,con il bel tempo e poca umidità. Tanta gente a passeggio lungo Ponte Vecchio, tanta anche a palazzo Pitti e Palazzo vecchio. Peccato che il covid stia cambiando le abitudini quotidiane di ognuno di noi. Ma io sono fiducioso e sono convinto che da questa battaglia,ingaggiata con un nemico invisibile e sfuggente,ne usciamo vincenti. Felice notte!!

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    1. Uomo invisibile ho molto apprezzato le tue sincere parole. A volte le persone qui, invisibili dietro uno schermo, sono paradossalmente più visibili di chi abbiamo vicino in carne ed ossa. Sono contenta che trovi conforto dalle nostre parole. Le parole sono importanti – come urlava Moretti. Buona serata 🌹

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  6. «…Si vede il bosco denso di abeti? Questo è popolato da elfi e gnomi e tante leggende…».
    Giuseppe segue il nonno che legge la fiaba del bosco incantato e sta attento: non manca un singolo vocabolo. Gli piace quanto lui espone con calma. La sua voce è melodiosa e Giuseppe ne è avvinto.
    La folla del gnomo Ospino, letta dal Nonno Alessio, è avvincente come un testo di fantasy e stimola la fantasia di Giuseppe.
    Il bambino ha la bocca socchiusa e gli occhi incantati.
    «Adesso. Tutti a nanna!» E spegne tutte le luci uscendo dalla stanza.

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  7. Questa è facile, disse Camillo gongolando. E subito si bloccò, quella maledetta innominabile si infilava ovunque come acqua che sgocciola dalle mani. Ci pensò su a lungo, seduto al tavolo con la penna in mano, ma niente, foglio bianco! Si alzò, uscì, fece spese e cinque passi in campagna (uno in più dei classici evitando l’inghippo anche se si sentiva stanco). Poi, a casa, tentò di nuovo con cocciutaggine, ma quel lemma maledetto si affacciava in testa ad ogni tentativo.
    Basta!, si disse deluso, non ne sono capace. E singultò come un bambino, accendendosi una sigaretta, consapevole che conteneva la ERRE.
    ml

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