
Tu sempre taci
ignori lo scrittoio
dove siedo
tra le bianche carte vuote.
Per questo
lancio al vento
gli ami:
per avere parole
da masticare piano.
Ho fame di lettere elenchi virtuosismi
e ventagli,
in questa primavera
così disadorna e muta.
Uscita dal mio antro
non chiedo
che esaltanti mistiche parole
a ogni fantasmatico viandante.
Un cencio di parole
da gustare
adagio.
Le vocali e consonanti
appese ai fili
ad asciugare all’aria
– istantanee calligrafiche con zampe di ragno
che il mio occhio succhia.
10 risposte su “Lo scrittoio”
Alcuni passaggi mi ricordano l’astratta e visionaria poesia beat, soprattutto la narrativa del “Pasto Nudo”, se non erro di Burroughs. Comunque sia io ti vedo una spanna abbondantissima sopra la media poetica. Complimenti Eletta.
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Grazie davvero. Non conosco la poetica a cui fai riferimento. Andrò a vedere con interesse 🌹 buona serata
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il talento emerge in questo testo di grande creatività, l’originalità è la vera chiave di lettura! 👏👍😉
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Grazie Max e buona serata 🌹
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lanci al vento gli ami e noi abbocchiamo 🙂
ml
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🌹🐟🐠🐠Buona domenica
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un cencio di parole da gustare adagio: hai reso benissimo l’idea, e con che grazia
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Grazie Paola 🌹buona serata cara
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Molto belle le immagini nitide che emana questa composizione. 🙂
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Grazie 🌹
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