
Quello che mi piace dell’autunno è la lenta, ma inesorabile metaforfosi. È il cambiamento. La trasformazione. Prendere un ramo una foglia un pascolo e cambiarne il cromatismo e la materia. Accartocciare stringere assottigliare maculare tinteggiare muovere.
Sarà che detesto la stasi. Tutto ciò che è immobile e sempre uguale a se stesso. Sarà che mi piacciono i cambi di scena. Sarà che mi diverte il capovolgimento e l’inaspettato: la sorpresa. La magia. Sarà che la mia parte bambina ancora sa meravigliarsi guardando e vedendo.
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