
Questa immagine mi piace per i colori decisamente autunnali. Marrone e rosso: in tutte le diverse gamme cromatiche dal rubino cardinale mattone pompeiano veneziano ruggine fino al prugna; giallo : in tutte le sotto gamme dal giallo limone citrino cadmio indiano fino all’ocra; arancione e marrone: biscotto bronzo bruno mogano rame…
Ieri ho usato tutti questi colori per fare la vetrina alla mia amica parrucchiera. Ho scelto le sciarpe, le borse, i bracciali e le collane in base a questa scala cromatica. Ho aggiunto un ramo che ho raccolto dal bosco e che ho arricchito di foglie grafiche. Poi ho messo come sfondo dei miei lavori sul tema. Foglie e alberi.
Non ho mai fatto vetrine. Non vengo pagata per questa nuova attività che ormai mi impegna da novembre. Lo faccio perché mi diverto. La vetrina è come un piccolo palcoscenico ed è interessante giocare con i pezzi in primo piano e sullo sfondo.
Anche in questo campo: ” less is more” cioè “meno è meglio”, anche in questo campo è solo una questione di equilibrio. Esattamente come in qualsiasi composizione fotografica o artistica. Spostare un pezzo una linea un punto un segno un colore in alto a destra, o a sinistra in basso, fa la differenza. Ai tempi ho tenuto corsi di composizione grafica e un certo gusto entra nelle vene.
Inorridisco, a volte, nel vedere certe mise maschili o femminili. Quando una cravatta stride con la camicia o la giacca, ad esempio. In tutto occorre una giusta misura.
Equilibrio cromatico e verbale. Formale. Ci sono atteggiamenti che fanno a pugno con il garbo. Come un giallo acido sul rosa shocking.
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